Matheson, zombie e vampiri per raccontare la solitudine dell’uomo
26 Giugno 2013
di redazione
E’ morto Richard Matheson, stella polare per qualsiasi autore e lettore di fantascienza. Aveva 87 anni, era malato da tempo e si è spento nella sua casa di Los Angeles. L’annuncio dato dalla figlia Ali Marie Matheson su Twitter. Da "Ai confini della realtà" a "Duel" a "Io sono leggenda", Matheson è stato prolifico e originale autore di romanzi sci-fi che si spingevano verso il dark e l’horror. Era divenuto celebre al grande pubblico con le trasposizioni cinematografiche dei suoi libri, il Duel di Spielberg e soprattutto "Io sono leggenda" con Will Smith. Quest’ultimo libro che racconta di un uomo rimasto solo in un mondo deserto che deve vedersela con inquietanti creature nell’ombra dai tratti vampireschi (il romanzo risale al 1954 ma è attualissimo, altri film come L’ultimo uomo sulla Terra, Occhi bianchi sul pianeta Terra sono ispirati al libro). Secondo il critico cinematografico Roger Ebert, l’approccio scientifico di Matheson al soprannaturale avrebbe profondamente influenzato altri capisaldi del genere fantasy e horror come Rosemary’s Baby o l’Esorcista con il suo "pseudorealismo fantastico". L’editore Fanucci, che ha stampato le opere di Matheson in Italia, lo ricordà così: "Era un uomo profondo, spiazzante, ironico, acuto e ancora brillante". "Con Richard Matheson è scomparso un autore di punta della nostra casa editrice". Lunedì Richard Matheson avrebbe dovuto ricevere un premio alla carriera dall’Accademy of Science Fiction, Fantasy and Horror Film. Molti altri autori hanno ammesso di essere in debito di ispirazione con Matheson, da Stephen King a George Romero, convinto che le creature di Io sono leggenda siano state la molla che gli fece scattare l’idea di "La notte dei morti viventi".