Mattarella: fiducia nell’Italia e nello sviluppo sostenibile
08 Marzo 2016
"Dobbiamo avere fiducia in noi stessi", così il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi agli imprenditori premiati con il Premio Leonardo al Quirinale. Mattarella ha spiegato che nel corso dell’anno trascorso "ho rafforzato la mia convinzione che l’Italia dispone di risorse straordinarie che costituiscono gia’ un ponte prezioso verso il futuro". Mattarella ha sottolineato come siamo in una "stagione di cambiamenti profondi", geopolitici, economici e sociali, e che l’uscita dalla recessione "apre possibilità di crescita sulle quali il Paese intero, il sistema Italia, è chiamato a misurarsi, individuando il bene comune tra legittimi interessi talvolta in competizione tra loro".
"Mi auguro che l’idea del governo di un piano ‘Manifattura italiana’ diventi un utile terreno di confronto e di elaborazione," ha aggiunto Mattarella. "Siamo il secondo Paese industriale dell’Europa. Nell’innovazione necessaria non possiamo, non voglamo retrocedere. Piuttosto, dobbiamo rafforzarci". E in questo anche gli investimenti in ricerca e sviluppo devono aumentare, sia pubblici che privati, per superare l’attuale asticella che ci vede tra gli ultimi in Europa. Per Mattarella la via maestra è quella dello "sviluppo sostenibile". "Per aumentare la qualità servono tanti elementi: una amministrazione più efficace e moderna, regole più snelle, decisori democratici competenti, collaborazione tra le istituzioni, imprese coraggiose che investono e innovano". Serve "una società coesa che non dimentica gli ultimi". "Il Paese, le istituzioni, sono impegnate su questo percorso, con il coraggio dell’innovazione" e anche "dalla società e da tante imprese arrivano segnali positivi".
Nel suo discorso Mattarella ha sottolineato come "il rispetto di valori etici per l’impresa è essenziale, in termini di reputazione e per le ricadute sull’intero sistema oltre che per una corretta dinamica concorrenziale. E l’impegno sociale, sia in Italia sia nel mondo, oltre a rappresentare un elemento di rilevanza strategica, diventa un elemento sempre più qualificante". Il fulcro di tutto, dunque, è la qualità, tanto più quanto ci rivolgiamo al mondo intero, qualità come "segno distintivo del nostro Paese" all’estero. Per il capo dello Stato si tratta di "un patrimonio, ricevuto dalla nostra storia e dalla nostra terra, che nel tempo abbiamo accumulato e che abbiamo il dovere di reinvestire per fare in modo che la società ne tragga beneficio".
"Dobbiamo cercare sempre piu’ di costruire reti per le imprese, a partire da quelle che trainano l’export". "Mai come oggi ci appare evidente che il nostro interesse e il nostro futuro risiedono nella capacita’ di andare oltre le frontiere", ha concluso Mattarella.