Mattarella, la corruzione si combatte con alleanza delle forze sane
29 Aprile 2016
“Continuare a spezzare le catene della corruzione e delle complicità. La corruzione è un male gravissimo della nostra società che inquina le fondamenta del vivere civile”, così il presidente della Repubblica nel corso del suo intervento all’inaugurazione dei corsi di formazione per l’anno 2016 della Scuola superiore della magistratura.
Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza dei provvedimenti della magistratura, che “incidono sulla realtà sociale”, e “a volte in realtà drammatiche”. Oltre al “rispetto delle competenze altrui costituisce la migliore garanzia per la tutela delle proprie attribuzioni” ha dichiarato davanti al ministro della Giustizia Andrea Orlando, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “L’efficienza del sistema è indispensabile per rendere effettiva la possibilità dei cittadini di agire in giudizio per tutelare i propri diritti”. Mattarella ha commentato poi i lunghi tempi del sistema giudiziario italiano, affermando che “è auspicabile che si affronti con determinazione questo problema”.
Per poi aggiungere: “le analisi recentemente svolte dal ministero della giustizia inducono a ritenere che una riduzione dei tempi della giustizia non è collegata solo a nuove leggi e investimenti ma anche a una gestione razionale del singolo ufficio. Con interventi funzionali è possibile ridurre sensibilmente il carico arretrato”. Il problema, sostiene Mattarella, richiede l’impegno di “uffici giudiziari sul piano organizzativo e gestionale, Parlamento e Governo sul piano legislativo e su quello delle risorse, ricercando la massima condivisione”.
”La magistratura ha il compito di perseguire i reati, le istituzioni politiche quello di agire per prevenire e sconfiggere i fenomeni corruttivi. E quello, insostituibile, di perseguire l’interesse comune, definendo le regole di legge, e quello di dotare il sistema giustizia di norme chiare ed efficaci e di mezzi adeguati. Per questo comune obiettivo occorre perseguire forme di collaborazione istituzionale. La magistratura non è e non vuole essere un’alternativa alle istituzioni politiche” ha aggiunto il capo di Stato. E concluso: “La corruzione è un male gravissimo della nostra società che inquina le fondamenta del vivere civile. Va combattuta senza equivoci o timidezze”.