Mattarella: lavoro e lotta all’evasione, serve impegno di tutti
01 Gennaio 2016
di redazione
Il lavoro, la difesa della legalità, la lotta contro l’evasione, l’accoglienza e il rispetto delle regole, di tutto questo ha parlato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo primo messaggio di fine anno agli italiani. Un aspetto centrale del discorso è stato il tema del lavoro e del contrasto alla disoccupazione: ”Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani”, ha detto il presidente, e ”a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell’avvenire della propria famiglia”.
”Il lavoro e la società," ha proseguito il Capo dello Stato, "sono al centro di un grande processo di cambiamento. L’innovazione è una sfida che riguarda tutti. La competizione richiede qualità, creatività, investimenti. Impresa privata e settore pubblico, in particolare scuola, università e ricerca, devono operare d’intesa”. Soprattutto ”dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale”. Il presidente ha invitato a guardare in modo positivo al futuro, sottolineando come alcuni indicatori economici ”appaiono favorevoli”, ma per evitare che crescita e sviluppo siano frenati Mattarella mette in primo piano la lotta all’evasione fiscale.
Se l’evasione fiscale venisse dimezzata, ha spiegato Mattarella, ”si potrebbero creare oltre trecentomila posti di lavoro”. Non solo: ”le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero”. "Gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti”, ha aggiunto il Capo dello Stato, chiedendo alle istituzioni, nazionali e locali, di fare ognuno la propria parte, ”un comune impegno" da parte di tutti gli italiani’.