Mattarella: nostri valori più forti terrorismo, Europa sia unita
13 Febbraio 2016
Terrorismo, immigrazione, scenari nel Mediterraneo. Sono i temi di cui ha parlato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Columbia University di New York. Il terrorismo, secondo Mattarella, può essere combattuto solo a patto di non "rinunciare ai valori fondanti della nostra società". "Questioni di interesse capitale" come l’emergenza immigratoria e la crisi in Medio Oriente e nel Mediterraneo, spiega il Capo dello Stato, riguardano tutte le democrazie occidentali, "gli Stati Uniti, l’Europa, l’Italia. Crisi che possono e debbono essere superate facendo leva sui nostri valori, fine ultimo della nostra azione".
Se rinunciassimo ai nostri valori "potremo forse vincere alcune battaglie, assicurarci qualche vantaggio transitorio, ma finiremmo per dimenticare – e irrimediabilmente mancare – il nostro obiettivo fondamentale: assicurare a ciascuno libertà, benessere e progresso in misura pari a quella di cui noi stessi possiamo oggi godere". Mattarella ha ricordato come "il terrorismo punta, in primo luogo, ad impaurirci e, di conseguenza, condizionarci. Non lo permetteremo. Difenderemo sempre e ovunque le conquiste della nostra civiltà e la libertà delle nostre scelte di vita".
"In questo senso, la collaborazione fra Stati Uniti e Unione Europea costituisce un’assoluta necessità per combattere con efficacia e credibilità questa battaglia". Secondo il capo dello stato la questione migratoria non può essere risolta con "muri e i fili spinati eretti per proteggersi" e "deviare il traffico" dei migranti verso altri Paesi, perché si tratta di una questione epocale "non destinata ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno".
Sull’Europa, Mattarella chiede che dopo l’austerity si apre un "momento di espansione. L’Unione europea deve mirare a politiche espansive che creino investimenti e occupazione". Mattarella ha ricordato le parole di Jean Monnet, "l’Europa si farà attraverso le crisi", aggiungendo che la Ue "non può cedere alla tentazione di indebolire la propria costruzione".
Il viaggio negli Stati Uniti del presidente Mattarella ha mostrato come gli Usa di Obama cerchino sponde in Europa, per la stabilizzazione del Medio Oriente e del quadrante Mediterraneo. Da parte della Casa Bianca c’è preoccupazione per le divisioni interne all’Europa. Da qui le parole rassicuranti di Mattarella e la conferma della partnership transatlantica tra Usa e Italia. Con un punto di debolezza, però. Nonostante le parole del Capo dello stato, su importanti temi come quello migratorio o la crescita economica, fino adesso il nostro Paese e il governo Renzi non hanno ottenuto granché dopo aver alzato la voce a Bruxelles.