Mattarella: “Repubblica deve rinnovarsi, è baluardo libertà”

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Mattarella: “Repubblica deve rinnovarsi, è baluardo libertà”

24 Aprile 2016

“La Repubblica, specchio dei suoi cittadini e, insieme, baluardo delle loro liberta’, deve sempre sapere rinnovarsi, dotarsi di strumenti piu’ efficaci e trasparenti, riconquistarne la piena fiducia, indebolita in anni di crisi economica, di minor fertilita’ del circuito democratico”, lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un contributo per la rivista “Italianieuropei”, in occasione del numero speciale intitolato “Il cammino della Repubblica”, dedicato ai settanta anni del voto alle donne, del referendum Repubblica-Monarchia e dell’elezione dell’Assemblea costituente.

“La Repubblica resta lo spazio vitale. Resta un ponte. Verso l’Europa, che e’ il nostro destino e la nostra opportunita’ nel mondo globale. Verso uno sviluppo sostenibile, che deve legare insieme la qualita’ italiana, una migliore competitivita’ del sistema e una maggiore equita’ sociale. Verso il futuro, per dar sicurezza alle speranze dei nostri giovani. Non saper guardare oltre il presente – aggiunge Mattarella – costituisce uno dei limiti piu’ grandi del nostro tempo. La scelta repubblicana fu, allora, il risultato di uno sguardo lungo. Sono convinto che disponiamo di tutte le energie per progettare insieme un futuro migliore”.

Il capo dello Stato osserva, inoltre, come “la Repubblica e’ stata capace di tenere unito cio’ che correva rischi di rottura. La cornice repubblicana ci ha spinto ad affrontare con consapevolezza i passaggi piu’ drammatici, le minacce esterne e quelle interne, a operare per realizzare un tessuto civile e istituzionale sul quale non incidessero negativamente gli squilibri sociali e territoriali”.

“Oggi celebriamo il settantesimo compleanno nel pieno di un cambiamento globale ed epocale – sottolinea il capo dello Stato – che non riguarda solo l’economia, e non mette soltanto in causa la dimensione statuale. L’innovazione e’ cosi’ dirompente da toccare il modo d’essere della societa’ e il suo stesso fondamento antropologico, ma la Repubblica conferma la sua natura di grande opportunita’ democratica. Non e’ piu’ un conte­nitore esclusivo: l’interdipendenza e la globalita’ degli eventi che ci riguardano ne hanno modificato funzioni e profilo”.

“La comunita’ internazionale e la dimensione europea appaiono i luoghi dove sono messi alla prova i valori della nostra convivenza, cosi’ come avvenne nel secolo scorso quando tutte le energie, comprese quelle intellet­tuali, si seppero mobilitare contro la barbarie nazifascista. La Re­pubblica – conclude – e’ tuttavia l’ambito (e l’istituzione) che consente al nostro popolo di giocare un ruolo da protagonista di fronte ai mutamenti geopolitici, ai flussi migratori, all’instabilita’ provocata dalle guerre, dalla violenza, dalla poverta’”.