Mattarella: Su migranti no iniziative solitarie Paesi Ue, completare integrazione con Balcani

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Mattarella: Su migranti no iniziative solitarie Paesi Ue, completare integrazione con Balcani

29 Maggio 2016

La crisi degli immigrati in Europa va affronta con azioni coordinate e non con iniziative solitarie, sbagliata quindi la strategia di deviare i flussi verso altri Paesi. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Sarajevo, parlando al vertice del ‘Processo Brdo-Brioni’.

Mattarella ha affermato che “la crisi migratoria, che ha colpito e attraversato i Balcani e il Mediterraneo” è “un fenomeno che ha natura epocale – e è destinato a durare nel tempo – e verso il quale atteggiamenti solitari, o di chiusura e non coordinati non possono che rilevarsi effimeri e inefficaci”.

Iniziative a livello di singolo Paese “aggravano il problema e allontanano la soluzione. Pensare che la soluzione consista nel deviare i flussi verso altri Paesi e, non nell’affrontare le sfide con lucidità, appare singolarmente ingenuo. Occorrono, invece, politiche unitarie e coerenti, in grado di governarli e, soprattutto, di incidere là dove tanti flussi hanno origine”.

“Servono azioni coordinate a livello planetario nel campo della solidarietà e dell’accoglienza per tutti i migranti che hanno diritto a una protezione internazionale”.

Per Mattarella “servono politiche credibili in tema di attivazione di canali legali di migrazione e di rimpatri. Serve uno sforzo di miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi da cui i flussi originano”.

“Sono, questi, aspetti che vanno sviluppati e realizzati insieme, perché soltanto così riusciremo a dare risposte concrete, all’altezza dei valori posti alla base del percorso di integrazione europea e all’altezza dell’esigenza di dare conforto al dramma di tanti esseri umani”.

“Occorre quindi uno sforzo comune, che sarà pienamente efficace se l’Unione saprà coinvolgere anche l’intero arco dei Balcani occidentali, partner indispensabili nella ricerca di soluzioni durature, articolate, lungimiranti, in grado di governare un fenomeno così complesso”.

“Un impegno del medesimo tenore è necessario nella lotta al terrorismo, una minaccia che incombe su tutte le nostre società e che possiamo arginare solo attraverso una più efficace collaborazione – e a tutti i livelli – fra i nostri Paesi, volta a contrastare la diffusione di ogni forma di radicalismo e di estremismo violento, partendo da solide iniziative sul terreno della cultura”.

“La mia presenza qui, oggi, vuole essere conferma del sostegno sincero e convinto che da sempre l’Italia ha garantito, senza esitazioni, al processo di piena integrazione dell’Europa Sud-Orientale nelle istituzioni dell’Unione Europea nella rete della solidarieta’ euroatlantica”, ha aggiunto Mattarella.

“E l’Italia e’ favorevole all’allargamento di questo legame di solidarieta’ ai Paesi dell’area che lo desiderano”. “Siamo, infatti, profondamente convinti che l’Unione Europea non possa considerarsi definitivamente tale finche’ in essa non saranno inclusi, a pieno titolo, tutti i Paesi che voi rappresentate. Dobbiamo colmare il ritardo della storia!”.

“Il rafforzamento dell’Unione Europea, con il ruolo che essa e’ destinata sempre piu’ a giocare nella comunita’ internazionale- dice ancora- e’ traguardo fondamentale della comune azione, a tutti i livelli. Esso va perseguito aumentando l’integrazione e completando la inclusione di Paesi che naturalmente vi appartengono”.

“Le crisi con cui ci confrontiamo e le incertezze che caratterizzano oggi l’Europa ci ricordano come le difficolta’ che si frappongono a una piena e efficace azione non possono essere sottovalutate”. “Crisi e incertezze ci richiamano a un rinnovato e piu’ incisivo impegno per completare il disegno di un’Unione Europea che sia, in primis, un’unione di popoli che si riconoscono in un orizzonte comune di liberta’, pace, democrazia e benessere”.