Matteo Orfini diventa presidente del Pd dopo Cuperlo
16 Giugno 2014
di redazione
Nella Assemblea del Pd che sancisce la vittoria di Renzi alle elezioni con un 40 per cento a caratteri cubitali stampato alle spalle del premier segretario, Matteo Orfini viene eletto presidente del partito democratico. E’ uno dei "giovani turchi", la corrente che, dopo l’era Bersani, si è avvicinata a Matteo Renzi, perlomeno per Orfini è stato così. Orfini succede a Gianni Cuperlo, ma la sua nomina non è indolore. Protesta Pippo Civati, maldipancia di "Area riformista", ma l’altro Matteo viene eletto a larga maggioranza. "Indico Matteo Orfini a svolgere il compito di guidare il partito, un partito in cui ci si rispetta", dice Renzi parlando all’Ergife. E Orfini: "Credo che alla fine l’importante sia la decisione di Renzi di proporre uno che in questi anni gliene ha dette di tutti i colori, con scontri anche duri. Quando sarà il caso continuerò a dirgliele". Compito del Pd, secondo il nuovo presidente, "portare l’Italia fuori dalla crisi e perciò prova a costruire l’unità. Non dobbiamo dividerci, ma senza omologarci".