McCain si gioca il tutto per tutto in Pennsylvania

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McCain si gioca il tutto per tutto in Pennsylvania

03 Novembre 2008

di R.S.

La Pennsylvania è lo stato americano in cui McCain e la Palin stanno concentrando gli ultimi sforzi della campagna elettorale. I sondaggi sembrano tutti favorevoli al senatore dell’Illinois ma secondo la società di rilevamento Mason-Dixon il vantaggio di Obama nello Stato si è ridotto a quattro punti (47% – 43%) con un margine di errore del 4% e con il 9% del campione fatto di indecisi e indipendenti.

La Pennsylvania è uno degli stati della Rust Belt, la "cintura della ruggine" che, dopo aver conosciuto uno spettacolare balzo economico tra la seconda metà del XIX secolo e la prima del XX grazie all’industria siderurgica e petrolifera, ha perso buona parte della sua importanza entrando in una lunga e difficile fase di recessione. Parliamo comunque di uno degli stati più importanti degli Usa sia per popolazione che per prodotto interno lordo.

Se è vero che la Pennsylvania non vota per i repubblicani dal 1988 – nelle ultime quattro elezioni presidenziali ha sempre assegnato i suoi voti elettorali al candidato democratico, se pure con margini ristretti – bisogna aggiungere che McCain e la Palin sono gli unici repubblicani in grado di mostrarsi convincenti tra i colletti blu e i lavoratori bianchi dello stato (i bianchi sono l’84% della popolazione).

In un comizio a Hershey McCain ha attaccato il suo avversario dicendo che "Obama sta pianificando l’aumento delle tasse, l’incremento della spesa e la resa in Iraq". Va anche tenuto in conto l’alto numero di elettrici (le donne sono il 52% della popolazione): funzionerà più l’aggressività della Palin o gli sforzi dello staff di Obama per spingere le donne non sposate ad andare a votare?

Se le due città più importanti dello stato – Filadelfia e Pittsburgh – raccolgono circa metà della popolazione e sembrano saldamente in mano ai democratici (qui si concentrano le minoranze afroamericane, ispaniche e asiatiche), i sobborghi delle due metropoli, i centri urbani della provincia e le zone di campagna tifano sommessamente per McCain. E’ proprio nelle zone periferiche delle grandi città e in quelle rurali che incontriamo i "conservatori sociali", la popolazione bianca a cui si è rivolta la Palin battendo sul tasto del "radicalismo" di Obama in materie come l’aborto.

In conclusione il cuore della Pennsylvania batte per Obama ma non si tratta di uno stato che sembra schierato automaticamente con il candidato democratico.