Mediaset. Berlusconi chiede rinvio udienza: legittimo impedimento

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Mediaset. Berlusconi chiede rinvio udienza: legittimo impedimento

03 Novembre 2009

La difesa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha chiesto ai giudici del tribunale di Milano di rinviare l’udienza del 16 novembre del processo sui diritti tv di Mediaset dove è imputato di frode fiscale.

Nell’istanza depositata ieri in cancelleria i legali di Berlusconi spiegano che il presidente del consiglio è impegnato nel vertice mondiale sulla sicurezza alimentare che si svolgerà a Roma nella stessa giornata del 16 novembre alla presenza di capi di Stato e di governo. Per il 16 novembre, giorno di ripresa del processo dopo la sospensione per il lodo Alfano, ha un legittimo impedimento anche l’avvocato Roberto Pisano difensore di Frank Agrama, l’uomo d’affari di origine egiziana di cui secondo l’accusa Berlusconi sarebbe stato il socio occulto.

“Nessuno dispone di ‘armi di ricatto’ nei miei confronti”. Nel libro di Bruno Vespa Donne di cuori il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde a una delle domande che gli sono state poste più frequentemente negli ultimi mesi. “La risposta vale per oggi come per il passato, in quanto io non mi sono mai lasciato ricattare da nessuno, né mi sono mai comportato in modo per cui un simile evento si potesse verificare. Quando nei miei confronti sono state avanzate richieste che secondo il giudizio mio e dei miei legali si configuravano come ricattatorie, mi sono immediatamente rivolto all’autorità giudiziaria”.

“Si tratta di istituire due ordini distinti tra loro per gli avvocati dell’accusa e per i magistrati giudicanti, con due distinti Consigli Superiori, ovviamente mantenendo l’indipendenza della magistratura”. Berlusconi rilancia l’importanza del portare avanti in Italia una riforma del sistema giudiziario. “È del tutto evidente – spiega il presidente del Consiglio – che in un sistema basato sulla separazione degli ordini tra giudici e avvocati dell’accusa non avrebbe alcun senso un Csm come quello che esiste oggi”. D’altra parte il Cavaliere spera che la riforma del sistema elettorale del Consiglio Superiore della Magistratura avverrà prima delle elezioni dell’anno prossimo per il rinnovo del Csm.