Mediaset, per i difensori del Cav. motivazioni “affrettate e fuorvianti”
29 Agosto 2013
Le motivazioni della sentenza di Cassazione sui diritti tv Mediaset sembrano rispecchiare l’intervista rilasciata dal giudice Esposito al quotidiano il Mattino. Silvio Berlusconi è stato "l’ideatore del meccanismo del giro di diritti finalizzato alla riduzione fiscale per le sue aziende".
Le motivazioni smontano la tesi difensiva, il "non sapeva", e quindi, anche se nel periodo preso in esame il Cav. non era più alla guida di Mediaset ed era già Presidente del Consiglio è stato comunque giudicato responsabile dai giudici ("la mancanza in capo a Berlusconi di poteri gestori e di posizione di garanzia nella società non è dato ostativo al riconoscimento della sua responsabilità").
La sentenza, 208 pagine, è stata firmata da tutti i giudici del collegio, non solo dal relatore, com’è da prassi, probabilmente un gesto simbolico per rafforzare la posizione di Esposito dopo la controversa e smentita intervista al Mattino, sulla quale è stato aperto un fascicolo di inchiesta da parte della Cassazione e del Consiglio superiore della Magistratura.
I legali di Silvio Berlusconi hanno reagito duramente, definendo la sentenza "fuorviante e totalmente sconnessa dalla realtà dei fatti". "Nella fretta di voler confermare la sentenza emessa a Milano la Corte di Cassazione, con una motivazione inesistente che altro non è se non un collage delle precedenti decisioni non ha, con ogni evidenza, tenuto conto alcuno delle reali risultanze probatorie".
E ancora: "Nessun fondo estero è mai stato rinvenuto, nè poteva esserlo perché mai vi è stato. Tutti i denari derivanti dalle plusvalenze sui diritti televisivi rimanevano in capo ad Agrama e agli altri operatori del settore e ciò risulta dagli atti. Così come risulta che Agrama pagasse sistematicamente i dirigenti del settore acquisti dei diritti di Mediaset. Ciò avveniva ovviamente senza che alcunchè di ciò fosse noto alla dirigenza o al presidente Berlusconi. Del resto se il presidente Berlusconi fosse stato socio occulto di Agrama mai avrebbe consentito che questi pagasse i dirigenti Mediaset a cui sarebbe stato sufficiente una precisa indicazione per convincerli agli acquisti".