Mediaset-Vivendi: Finivest non intende trattare

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Mediaset-Vivendi: Finivest non intende trattare

19 Dicembre 2016

La missione diplomatica del ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, che venerdì ha fatto la spola sulla rotta Roma-Milano, non ha sortito grandi effetti sul caso Mediaset. Il gruppo televisivo e il suo azionista di riferimento Fininvest hanno avviato un contenzioso, con un richiesta di danni superiore al miliardo, per il mancato rispetto del contratto firmato ad aprile su Premium. È possibile che l’ambasciatore di Bolloré abbia ventilato l’eventualità di coinvolgere il gruppo di tlc in un tentativo di stringere di nuovo un’alleanza industriale. 

Se ne saprà di più questa settimana, ma tra le ipotesi sul tavolo del gruppo italiano c’è la possibilità di chiedere il sequestro del 20% di Mediaset rastrellato da Vivendi per 800 milioni, facendo impennare in Borsa il titolo del gruppo tv del 30% in pochi giorni. In Piazza Affari, si preannuncia quindi un’altra settimana calda per Mediaset, che domani tornerà a riunire il cda. Quella di Bolloré suona infatti come una dichiarazione di guerra verso Fininvest, azionista di riferimento del gruppo tv, che ha già alzato le difese comprando un altro 3,52% di Mediaset per portarsi al 38,26% e al 39,77% sul capitale con diritto di voto, considerando il 3,79% di azioni proprie.

La linea del gruppo della famiglia Berlusconi è comunque decisamente netta: nessuna trattativa con Vivendi. A maggior ragione dopo le ultime dichiarazioni di Arnaud de Puyfontaine che ha cercato di giustificare la scalata con la necessità di tornare al tavolo delle trattative su Premium. In aprile Mediaset e Vivendi avevano, infatti, stretto un accordo di compravendita vincolante sulla pay-tv, rotto dagli stessi francesi a luglio con un inaspettato voltafaccia che aveva fortemente penalizzato il titolo del Biscione in Piazza Affari, facilitando quindi un’eventuale successiva operazione ostile.

Tecnicamente, inoltre, Mediaset è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 3,731 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 3,557. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 3,905. Le indicazioni non costituiscono invito al trading.