Mediatrade. Longo: “Bilanci nella più rigorosa osservanza della legge”
09 Aprile 2010
di redazione
”Tutti i bilanci e le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge”. E’ quanto hanno precisato i legali del premier Silvio Berlusconi in difesa del loro cliente.
I pm di Milano hanno infatti chiesto ieri il rinvio a giudizio del premier per frode fiscale e appropriazione indebita nell’ambito dell’inchiesta Mediatrade-Rti. Le accuse farebbero riferimento a presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi per creare fondi neri. Accuse formalizzate dal pm milanese Fabio De Pasquale. Nell’inchiesta sono coinvolti anche il figlio di Berlusconi, Pier Silvio, Fedele Confalonieri e altre 9 persone.
Alle contestazioni dei Pm i legali di Mediaset obiettano che ”i diritti cinematografici oggetto dell’inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato”. Al centro dell’indagine Mediatrade ci sarebbe l’appropriazione indebita di circa 34 milioni di dollari. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero operato "all’interno di un sistema di frode utilizzato dalla fine degli anni ’80, in forza del quale i diritti di trasmissione forniti dalla Paramount, in misura minore da altri produttori internazionali, invece che direttamente dai fornitori venivano acquistati da Mediaset a prezzi gonfiati per il tramite di società di comodo riconducibili a Farouk Agrama". Quanto al reato di frode fiscale ipotizzato dai pm ammonta circa a 8 milioni di euro evasi dal 2005 al settembre del 2009.