Medio Oriente. Governo di Hamas in disaccordo con Hillary Clinton

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Medio Oriente. Governo di Hamas in disaccordo con Hillary Clinton

23 Aprile 2009

Hamas non è disposto ad accettare le condizioni riproposte ieri dalla segretaria di Stato Usa Hillary Clinton, ovvero rinuncia alla violenza, riconoscimento d’Israele e adesione esplicita agli impegni internazionali sottoscritti in passato. Solo così Washington potrebbe accettare la eventuale partecipazione del movimento islamico radicale in un ipotetico futuro governo palestinese di unità nazionale.

"Queste dichiarazioni rappresentano uno slittamento sbagliato verso le posizioni della vecchia amministrazione, di George W. Bush e di Condoleezza Rice", ha replicato oggi da Gaza il portavoce di Hamas, Fawzi Barhum. Sono affermazioni che "contraddicono totalmente le parole del presidente Obama sul rispetto delle scelte democratiche dei popoli", ha rincarato la dose, accusando settori della nuova amministrazione Usa di insistere in una politica di "doppi standard" e di voler offrire "una scialuppa di salvataggio all’attuale governo estremista d’Israele a spese dei diritti dei Palestinesi".

Tornando oggi sulla questione palestinese, Hillary Clinton, ha ribadito le dichiarazioni di ieri, aggiungendo in più di essere scettica sul fatto che un governo di unità nazionale fra i moderati di Fatah (il partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen) e gli integralisti di Hamas possa davvero nascere.