Medio Oriente, il segretario alla Difesa Usa rassicura gli alleati
24 Aprile 2017
di Redazione
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Jim Mattis, ha visitato la scorsa settimana Arabia Saudita, Egitto e Israele, facendosi portavoce di un “messaggio rassicurante” dell’amministrazione del presidente Donald Trump: la Casa Bianca, scrive il Wall Street Journal, “vuole riallinearsi coi paesi alleati” dopo l’incertezza che ha fatto seguito alle elezioni presidenziali, e ribadire che “Washington e le capitali alleate della regione hanno comuni obiettivi strategici, a partire dalla lotta al terrorismo”.
Inoltre, per Mattis, scrive il “Wall Street Journal”, assemblare una coalizione anti-iraniana costituisce l’occasione di tradurre in politica le posizioni fortemente critiche nei confronti di Teheran che aveva espresso, nella veste di generale, durante l’amministrazione del presidente Barack Obama. Nell’arco della scorsa settimana, Mattis ha anche puntato il dito contro il sostegno dell’Iran ai combattenti sciiti Houti nello Yemen e ad Hezbollah in Libano, oltre all’influenza di Teheran nel teatro bellico siriano.
La posizione più dura di Washington nei confronti di Teheran è stata accolta con entusiasmo dalla leadership sunnita mediorientale. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, venerdì ha parlato di una “nuova era” nelle relazioni con lo storico alleato. “Stiamo assistendo a un grande cambiamento nella direzione della politica statunitense”, ha detto Netanyahu, sottolineando proprio le parole “schiette e decise” di Mattis nei confronti dell’Iran.