Mef, FDL-Idea: “Padoan spieghi porte girevoli tra fondi pubblici e privati”
24 Novembre 2017
di redazione
“Due persone di fiducia del ministro dell’Economia, nominate entrambe in seno ad Invimit, il fondo immobiliare dello Stato di cui il ministero è azionista unico, sono state investite di ruoli apicali anche nel fondo immobiliare privato principale concorrente di Invimit, che peraltro è detenuto in quota maggioritaria dalla società concessionaria dello Stato per il Lotto e altri giochi. Padoan rimuova immediatamente la situazione di incompatibilità che tuttora permane e faccia chiarezza sulle porte girevoli tra fondi immobiliari pubblici e privati. Emergono, da parte di persone a lui vicinissime, situazioni opache in contrasto con le esigenze di trasparenza che dovrebbero guidare le attività economiche dello Stato”.
Una interrogazione al ministro Padoan presentata in Senato dal gruppo ‘Federazione della Libertà’, guidato dal leader di ‘Idea’ Gaetano Quagliariello, a seguito dell’inchiesta della Procura di Milano su Susanna Masi, consigliera del ministro dell’Economia accusata di aver rivelato informazioni riservate alla ‘Ernst & Young‘ in cambio di denaro, accende i riflettori sul “susseguirsi, e in taluni casi il sovrapporsi, di ruoli apicali in seno a una importante società pubblica e alla sua principale concorrente privata, da parte di persone investite di ruoli sensibili nell’amministrazione di governo, e considerate di stretta fiducia del ministro dell’Economia e delle Finanze”.
Tutto ruota attorno all’Invimit, “il fondo immobiliare dello Stato di cui il ministero è azionista unico, e del quale – si legge nell’interrogazione – la dottoressa Masi, persona di fiducia dal ministro Padoan, è stata nominata nel 2015 presidente del collegio sindacale, per poi assumere nel 2017 analogo incarico anche in seno a ‘Idea Fimit’, oggi ‘Dea Capital‘, fondo immobiliare prevalentemente privato, principale concorrente di Invimit”. E ancora: “Anche Stefano Scalera, dirigente del ministero dell’Economia, persona di fiducia di Padoan e da quest’ultimo nominato nel cda di Invimit – osservano gli interroganti -, dimessosi nel 2017 a causa della legge Madia è divenuto presidente del cda della medesima ‘Dea Capital’, con il placet del ministero”.
I senatori di ‘Federazione della Libertà – Idea’ giudicano dunque “sorprendente” che “un consigliere di amministrazione di Invimit (poi dimessosi) e il presidente del collegio sindacale della stessa società pubblica, entrambi persone vicine al ministro dell’Economia, siano stati nominati rispettivamente presidente del cda e presidente del collegio sindacale del principale concorrente privato del fondo immobiliare dello Stato”: “per singolare coincidenza – scrivono – la società privata è sempre la stessa, ed è detenuta in quota maggioritaria da un gruppo industriale che controlla anche la concessionaria dello Stato per il Lotto e altri giochi”. Da qui la richiesta di “fare chiarezza” e “rimuovere l’oggettiva incompatibilità tuttora esistente in capo alla dottoressa Masi”.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Per sapere – premesso che:
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Gli organi di stampa hanno riferito di una indagine della Procura della Repubblica di Milano a carico fra gli altri della dottoressa Susanna Masi, consigliera del Ministro dell’Economia e delle Finanze, accusata di aver rivelato dietro compenso di almeno 220mila euro informazioni riservate e sensibili, conosciute in ragione del suo incarico ministeriale, alla società “Ernst & Young” con la quale aveva in precedenza collaborato;
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Dal giugno 2015, su nomina del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la dottoressa Masi presiede il collegio sindacale di INVIMIT – Investimenti Immobiliari Italiani Sgr Spa, società pubblica di gestione del risparmio tramite fondi immobiliari, di cui è azionista unico il Ministero stesso;
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Nella primavera 2017, la dottoressa Masi ha assunto l’incarico di presidente del collegio sindacale di “Idea FImit” (ora “Dea Capital Real Estate Sgr”), importante società di gestione del risparmio tramite fondi immobiliari, a carattere prevalentemente privato.
Reputato che:
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L’assunzione dell’incarico di presidente del collegio sindacale di una società pubblica appare del tutto incompatibile con lo svolgimento di analoga funzione per il suo principale concorrente privato.
Constatato che:
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Nella primavera 2017, per sopraggiunte incompatibilità normative, rassegnava le dimissioni da consigliere di amministrazione di INVIMIT il dottor Stefano Scalera, nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dirigente del Ministero stesso;
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Nel medesimo periodo, il dottor Scalera diveniva presidente del consiglio di amministrazione di “Idea FImit” (ora “Dea Capital Real Estate Sgr”);
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Sorprendentemente, nel curriculum del dottor Scalera presente sul sito della “Idea Fimit” non compare l’incarico ricoperto in INVIMIT, nonostante l’oggettiva rilevanza dello stesso;
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Secondo notizie di stampa, la nomina del dottor Scalera a presidente del cda di “Idea Fimit” avrebbe ricevuto la formale approvazione del MEF, essendo il dottor Scalera dipendente del Ministero.
Rilevato che:
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Il susseguirsi – e in taluni casi il sovrapporsi – di ruoli apicali in seno a una importante società pubblica e alla sua principale concorrente privata, da parte di persone investite di ruoli sensibili in seno all’amministrazione di governo, e considerate di stretta fiducia del Ministro dell’Economia e delle Finanze pro tempore, appare non rassicurante rispetto alle esigenze di trasparenza che dovrebbero ispirare le attività economiche a gestione pubblica;
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Per singolare coincidenza la società privata è sempre la stessa, ed è detenuta in quota maggioritaria da un gruppo industriale che controlla anche la concessionaria dello Stato per il Lotto e altri giochi.
Chiede:
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Se non ritenga sorprendente la coincidenza per la quale un consigliere di amministrazione di INVIMIT (poi dimessosi) e il presidente del collegio sindacale della stessa società pubblica, entrambi persone di fiducia del Ministro in indirizzo, siano stati nominati rispettivamente presidente del cda e presidente del collegio sindacale del principale concorrente privato del fondo immobiliare dello Stato (INVIMIT), stanti peraltro le cointeressenze tra lo Stato italiano e il gruppo da cui la società privata è controllata;
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Se non ritenga, anche a prescindere dalle indagini della Procura di Milano rispetto a gravi ipotesi corruttive, che debba essere urgentemente rimossa la situazione di oggettiva incompatibilità persistente in capo alla dottoressa Masi.
Gruppo parlamentare “Federazione della Libertà – IDEA” – Senato