Meriam in Italia, libertà religiosa valore assoluto
24 Luglio 2014
Meriam Yahia Ibrahim Ishag, la 27enne sudanese cristiana che era stata arrestata per apostasia e adulterio, e’ arrivata in Italia questa mattina e proseguirà il viaggio con la sua famiglia verso gli Stati Uniti. Meriam e’ atterrata a Ciampino su un bimotore della Aeronautica militare insieme al marito Daniel Wani e ai due figli. La associazione "Italians for Darfur" ha scritto su twitter che Meriam incontrerà Papa Francesco. E’ un importante risultato per il Governo italiano che si era battuto per far ottenere il visto alla donna sudanese, "un giorno di festa" secondo il premier Matteo Renzi. "L’arrivo di Meriam in Italia è una gran bella notizia per tutta la comunità internazionale. È la vittoria della libertà religiosa che è libertà di espressione, non è una questione ideologica o di parte ma un valore assoluto che va tutelato. I cristiani, in particolare, sono perseguitati oggi più che in passato", dice Paolo Alli, deputato del Nuovo Centrodestra, vice presidente della delegazione italiana presso la Nato e vice presidente del Gruppo Mediterraneo e Medio Oriente della Nato. "Pertanto," continua Alli "la comunità internazionale, a partire dall’Europa e dall’Occidente, che della tolleranza hanno sempre fatto una bandiera e un simbolo, deve pretendere il rispetto di tutte le libertà senza eccezioni. L’Italia, che è sempre stato caratterizzata da una grande capacità di accoglienza nei confronti di qualsiasi diversità, compresa quella religiosa, non può esimersi da tenere alta l’attenzione a livello internazionale".