Meriam partita per gli Usa, dall’apostasia alla libertà
01 Agosto 2014
di redazione
E’ partita ieri da Roma Meriam, la donna sudanese che era stata condannata a morte nel suo paese con l’accusa di apostasia. Meriam era riuscita ad espatriata grazie all’impegno del governo italiano e ieri ha potuto proseguire il suo viaggio per gli Stati Uniti insime alla famiglia: il marito Daniel Wani, cittadino sudanese-americano, i figli Martin e Maya. La piccola Maya era stata partorita in carcere il 27 maggio scorso. Ad annunciare la partenza di Meriam la presidente della Ong "Italians for Darfur", Antonella Napoli.