Merkel: “La Brexit è un taglio netto”. Renzi: “L’Europa è casa nostra”
24 Giugno 2016
E’ arrivata l’attesa reazione della Cancelliera Angela Merkel. Secondo la leader di Germania l’Europa è abbastanza forte da poter trovare “le giuste risposte” al voto sulla Brexit. La Merkel, inoltre, ha voluto sottolineare che la Germania ha un “interesse speciale” e una “responsabilità speciale” nel successo dell’unità europea.
“Ci sono 27 altri paesi che sono ancora disposti e capaci di non prendere decisioni affrettate e di reagire in maniera calma, tranquilla e con prudenza per giungere a delle decisioni giuste”, ha aggiunto.
Per affrontare la nota più bollente dei loro mandati, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, il presidente francese François Hollande e il premier italiano Matteo Renzi sono stati invitati a Berlino per discutere dell’evento choc prima dell’anticipato summit Ue straordinario di lunedì.
Merkel ha fatto sapere ai giornalisti che l’Europa non dovrebbe trarre conclusioni semplicistiche e affrettate sull’esito a prima vista sconvolgente del referendum, perché ciò potrebbe creare solo ulteriori divisioni interne. Finché i negoziati non saranno conclusi il Regno Unito rimane un membro dell’Ue e “dovrà rispettare tutti i diritti e gli obblighi che ciò comporta”.
Tusk da parte sua ha detto che i 27 membri dell’Ue si incontreranno la prossima settimana per discutere di come sarà il futuro senza il Regno Unito. Nei giorni scorsi Tusk e i leader europei hanno parlato dell’eventualità della Brexit e sono pertanto preparati al risultato storico uscito dalle urne ieri notte.
Anche il premier Renzi ha voluto commentare il referendum sulla Brexit: “L’Europa dimostrerà di essere più forte di ogni difficoltà e l’Italia farà la sua parte in questo percorso che oggi si apre. Governo e istituzioni europee sono nelle condizioni di garantire con qualsiasi mezzo la stabilità del sistema e la sicurezza dei risparmi”.
Il capo del Governo italiano si è associato così agli interventi arrivati dalle principali cancellerie europee, che hanno ribadito l’unità dell’Ue malgrado la scelta degli elettori britannici.