Messico. Elicottero precipita, per ora si esclude attentato
05 Novembre 2008
di redazione
Attentato o incidente? La prima ipotesi sembra per ora scartata dagli esperti che stanno indagando sulle cause della sciagura dell’elicottero precipitato in Messico: nell’incidente sono morti il ministro dell’Interno messicano Juan Camilo Mourino e Luis Santiago Vasconcelos, uno stretto collaboratore del presidente messicano impegnato in passato nella lotta alla criminalità; altre sette persone hanno perso la vita.
Il ministro dei Trasporti, Luis Tellez, ha confermato la tesi dell’incidente, pur annunciando un’inchiesta con la collaborazione di esperti dell’aviazione americana. "Nove persone sono morte, fra queste il ministro dell’Interno. Vi sono 40 feriti di cui 20 ricoverati per ustioni o altre ferite. Sette sono gravemente ustionati", ha dichiarato il sindaco di Città del Messico, Marcelo Ebrard.
"Il mio governo svolgerà tutte le ricerche necessarie a chiarire le cause di questa tragedia", ha dichiarato il presidente messicano Felipe Calderon in conferenza stampa, definendo Vasconfelos uno sei suoi "più stretti collaboratori" e un "carissimo amico".
Mourino, brillante e controverso uomo politico di soli 37 anni, era alla guida della politica di lotta alla criminalità lanciata dal governo Calderon in stretta collaborazione con Washington contro il crimine organizzato legato al narcotraffico, che ha visto il dispiegamento di 36mila uomini dell’esercito e della polizia nel paese.
Poco prima dell’incidente il pilota dell’elicottero, un Lear Jet, avrebbe avvertito la torre di controllo dell’aeroporto di un’avaria a bordo, prima dell’interruzione di qualsiasi comunicazione. L’apparecchio si è schiantato poco prima delle 19 ora locale (le due di notte in Italia) su una strada pedonale nel centro di Città del Messico, all’imbocco di un viale molto trafficato che porta al centro storico della città.
La violenza legata alla criminalità organizzata, in particolare la guerra fra cartelli per il controllo del traffico di droga, ha causato più di 3.000 morti in Messico dall’inizio del 2008.
fonte: APCOM