Messico-Usa. Obama: “Sforzi devono essere coordinati e rafforzati”

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Messico-Usa. Obama: “Sforzi devono essere coordinati e rafforzati”

17 Aprile 2009

L’approvazione da parte del Senato Usa di un trattato interamericano contro il traffico delle armi e delle munizioni. È quanto Barack Obama vuole ottenere rapidamente per rafforzare la lotta al narcotraffico messicano: lo ha sottolineato lo stesso presidente Usa durante una conferenza stampa con il collega messicano Felipe Calderon, con il quale aveva precedentemente avuto un lungo colloquio.

Il tema degli implacabili cartelli messicani, ma anche altre questioni – quali il clima e il commercio – sono stati al centro della conferenza stampa tenuta giovedì sera nella capitale messicana da Calderon e Obama, che ha scelto il paese azteco per la sua prima visita ufficiale in America Latina, in vista anche del vertice delle Americhe, in programma oggi e domani a Trinidad Tobago. Nella lotta contro i "narcos" e il traffico delle armi, Washington e il Messico devono essere come due "mani" che lavorano insieme contro un nemico comune, ha sottolineato Obama. "I nostri sforzi devono essere coordinati e rafforzati", ha aggiunto, ricordando di "aver già preso impegni specifici" nella lotta al narcotraffico che insanguina la lunga frontiera Usa-Messico, indirizzando a tali finalità "risorse e investimenti che si misurano in milioni di dollari". Obama ha tra l’altro sottolineato che chiederà al senato Usa di ratificare il trattato interamericano che prevede la limitazione delle armi: "questa è infatti una guerra che viene combattuta con armi comprate nel mio paese", fatto per il quale – ha puntualizzato – è fondamentale "eliminare il traffico di armi e del denaro illecito" dagli Usa verso sud.

Il presidente americano ha infine definito "non realista l’obiettivo di eliminare del tutto il traffico delle armi o della droga: ma è possibile ridurlo in modo così significativo da farlo diventare un problema locale e non strutturale". Nel ricordare il "coraggio dimostrato da Calderon" proprio sul fronte dell’impegno anti-droga, Obama ha d’altra parte segnalato il problema rappresentato dalla domanda Usa della cocaina e delle altre sostanze illecite, fattore senza il quale – ha concluso – i cartelli messicani avrebbero molte difficoltà a sopravvivere. Calderon ha d’altra parte osservato che ormai i rapporti Usa-Messico sono entrati "in una nuova era", visto che i due paesi stanno avanzando sulla base di "responsabilità condivise" non solo sulla droga ma anche sull’immigrazione clandestina dei messicani negli Usa. Uno spazio particolare è stato dedicato alla lotta contro i cambiamenti climatici e allo sviluppo di forme di energia non inquinanti. Al centro del nuovo impegno, ha precisato un comunicato congiunto, ci saranno settori quali "energia rinnovabile, efficienza energetica, meccanismi di mercati, sfruttamento delle foreste e della terra, lavoro ecologico, sviluppo di tecnologie con basso uso di energia dal carbone, strategie contro l’effetto serra".