Metronotte protestano davanti alla Camera, tentano irruzione
04 Dicembre 2007
di redazione
Un gruppo di oltre 200 metronotte dell’Istituto di vigilanza dell’Urbe ha tentato questa mattina di entrare alla Camera.
I vigilantes manifestavano in piazza Montecitorio quando all’improvviso intorno alle 10:15 si è sentita un’esplosione: probabilmente quella di un grosso petardo. Subito dopo i metronotte, tutti in divisa, hanno cercato di entrare alla Camera, ma sono stati fermati a stento dalle forze dell’ordine.
Uno dei vigilantes, prossimo alla bomba carta al momento dello scoppio, si è sentito male ed è stato soccorso da una ambulanza. Mentre poliziotti e carabinieri formavano un corteo, i vigilantes hanno iniziato a urlare slogan e insulti contro il governo e contro Montecitorio. Il portone del Palazzo non è tuttavia mai stato chiuso.
I metronotte protestavano contro l’ipotesi di staccare l’istituto di vigilanza dall’Associazione Nazionale di Combattenti e Reduci, di cui sono una diretta emanazione, per metterlo sul mercato o trasformarlo in cooperativa. Temono di perdere il lavoro o di entrare nel mondo del precariato.
I parlamentari Francesco Giro (Fi), e Domenico Gramazio (An) hanno incontrato i manifestanti cercando di ascoltare i motivi della protesta e promettendo che una loro delegazione sarà ricevuta alla Camera.
I metronotte hanno fatto retromarcia, ma la tensione resta alta. Davanti a Montecitorio c’è tuttora un cordone delle forze dell’ordine.