Michael Jackson non c’è più. Il re del pop è scomparso nella notte

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Michael Jackson non c’è più. Il re del pop è scomparso nella notte

26 Giugno 2009

Michael Jackson è morto. “È un uomo di 50 anni. Non respira più”. Questo il messaggio giunto ai servizi di emergenza dall’abitazione di Michael Jackson alle 12.21 locali (ora di Los Angeles). I paramedici hanno tentato di rianimare Jackson, che non mostrava più segni di vita, mentre lo trasportavano al vicino UCLA Medical Center. All’ospedale, mentre il cantante veniva trasportato freneticamente su una barella all’interno dell’edificio medico, qualcuno che accompagnava Jackson ha cominciato ad urlare “Dovete salvarlo, dovete salvarlo!”, come riferito da alcuni testimoni, purtroppo non è stato possibile.

I suoi familiari, Janet Jackson in testa, sorella di Michael, sono distrutti. Janet ha fatto sapere, in una dichiarazione diffusa dal suo addetto stampa, di essere “in lutto” e “devastata” a causa della “perdita improvvisa” del fratello. I tre figli di Jacko vengono intanto accuditi dalla nonna paterna, Katherine. La madre del cantante si trova ora nella sua casa di Encino, vicino Los Angeles, dove ha portato i tre nipoti: Prince Michael I, 12 anni, Paris, 11, e Prince Michael II, 7. I primi due sono figli dell’infermiera Debbie Rowe, che per un breve periodo è stata la seconda moglie di Jackson. Il terzo figlio è frutto di una inseminazione artificiale e il nome della madre non è mai stato reso noto. Anche i fratelli del cantante- Randy e Jermaine- e le sorelle- Janet e LaToya- si sono riunite a casa della madre. Il padre di Michael, Joseph, si trovava a Las Vegas quando è morto il figlio ed è partito subito per raggiungere il resto della famiglia. Madre e fratelli del re del pop si erano precipitati all’Ucla medical Center di Los Angeles dove Michael Jackson è stato ricoverato d’urgenza ieri pomeriggio.

Tutto il mondo piange il re del pop. La morte di Michael Jackson è oggi la prima notizia di gran parte dei media, anche di quelli cinesi. Il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del partito comunista, ha dedicato una pagina speciale del suo sito alla scomparsa del cantante. “Il re del pop per una generazione, Michael Jackson, è morto di malattia”, si legge sulla pagina a sfondo nero da cui partono link verso decine di foto dell’artista. La notizia è arrivata tardi per la maggior parte delle edizioni cartacee dei giornali, ma i siti riportano la morte di Jackson con la massima evidenza. “Il più notevole cantante di tutti i tempi”, scrive il popolare sito web Sina.com, inondato dai commenti degli internauti.

Totalmente sconvolti dalla notizia, a tal punto da commettere un grossolano sbaglio, almeno 75 dei suoi fan si sono riuniti per rendergli omaggio sulla stella sbagliata della Walk of fame di Hollywood. La vera stella del re del pop, come riporta il Los Angeles Times, è infatti nascosta dalle impalcatura erette davanti al Chinese Theatre nell’ambito dei preparativi della prima del film “Bruno”, attesa per stasera. I fan di Jackson accorsi sulla Walk of fame si sono così sbagliati e si sono diretti verso la stella di un omonimo conduttore radiofonico. La stella fasulla è stata coperta di fiori e candele, mentre la gente intonava “we are the world” Il film “Bruno” cita fra l’altro il re del pop.

Un altro numerosissimo gruppo di fan si è riunito davanti all’Apollo theatre, nel cuore del quartiere afroamericano di Harlem a New York, per onorare ballando la memoria dell’artista. Jackson aveva debuttato proprio qui quando, ancora bambino, cantava con i fratelli riuniti nei “Jackson Five”. “In memoria di Michael Jackson, una vera leggenda dell’Apollo”, recitava stanotte l’insegna luminosa del teatro dove sono passate tutte le star della musica afroamericana.

Al coro unanime di cordoglio si sono uniti anche vari esponenti del mondo politico, fra tutti il Governatore della California, Arnold Schwarzenegger, che ha commentato la notizia affermando che “oggi il mondo ha perso una delle più influenti e iconiche figure nell’industria della musica. Dalle sue performance con i Jackson 5 alla premiere di Moonwalk e Thriller, Michael è stato un fenomeno del pop che non ha mai smesso di esplorare la creatività. Anche se c’erano dubbi sulla sua vita personale. – ha aggiunto l’ex attore – Michael era sicuramente un grande uomo di spettacolo e la sua popolarità immensa. Maria e io”, ha aggiunto ancora Schwarzenegger riferendosi alla propria consorte, “ci uniamo a tutti i californiani nell’esprimere il nostro shock e la nostra tristezza per la sua morte”. Anche la Fondazione di Nelson Mandela, il padre del Sudafrica libero dall’apartheid, ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Michael Jackson. “La fondazione Nelson Mandela rimpiange la scomparsa di Michael Jackson. La sua perdita verrà sentita dai suoi fan in tutto il mondo”, si legge in un comunicato ufficiale. Jackson aveva incontrato personalmente Mandela nel 1999 e aveva fatto un’importante donazione per il suo fondo per l’infanzia. Tutte le stazioni radio del Sudafrica diffondono oggi le canzoni del re del pop e migliaia di ascoltatori affranti telefonano per raccontare il loro dolore.

Doveva tornare sul palcoscenico a metà luglio a Londra. Il re del pop, 50 anni, aveva organizzato un addio alla grande, nell’arena O2 della capitale britannica, seducendo centinaia di migliaia di fans, che si erano precipitati per acquistare i biglietti appena sono stati disponibili. I concerti, una cinquantina in tutto, avrebbero dovuto svolgersi in due tornate: una prima tra la metà di luglio e i primi di agosto; una seconda all’inizio dell’anno prossimo. Le prenotazioni erano andate alla grande (in un primo tempo i concerti previsti erano una decina soltanto), ma il cantante, dopo le difficoltà di questi ultimi anni legate al suo processo per pedofilia, non aveva più la forma degli anni precedenti. Jackson è passato alla storia con l’album Thriller del 1982, ancora oggi il più venduto di tutti i tempi. Complessivamente i dischi venduti dal re del pop sono oltre 750 milioni, più dei Beatles secondo il Guinness dei record. Nato a Gary, in Indiana, il 29 agosto 1958, la spettacolare carriera di Michael inizia in famiglia, con i Jackson Five. A quei tempi, il giovane Jackson aveva un aspetto decisamente diverso rispetto a quello degli ultimi tempi, dopo una serie di operazioni plastiche che ne hanno definitivamente modificato il viso, oltre a schiarire il suo colore della pelle. La sua carriera è definitivamente tramontata nel 2005, quando si è celebrato un processo per pedofilia contro il cantante. Jackson era stato ripetutamente accusato di avere abusato di minorenni, talvolta addirittura con la complicità delle madri, nel suo ranch californiano di Neverland, una sorta di costosissima Disneyland in miniatura, che ha dovuto vendere l’anno scorso. Jackson è stato assolto dalle accuse, ma l’esito del lungo processo ha lasciato molti dubbi. Pieno di debiti, praticamente rovinato nonostante possedesse il catalogo delle canzoni dei Beatles, il cantante lascia gli Stati Uniti nell’estate del 2005 insieme ai tre figli e si installa per un certo periodo a Bahrein, sul Golfo Persico. Era tornato recentemente, tra Las Vegas e Los Angeles, per le prove di questo concerti di addio che non si terranno mai.

Il suo corpo sarà sottoposto oggi ad autopsia per chiarire con esattezza le cause della sua morte, sulle quali indaga anche la polizia.

Addio Michael