Michelle, le giovani nigeriane e il silenzio di Obama
10 Maggio 2014
di Joe Galt
La first lady americana Michelle Obama ha promesso fuoco e fiamme per liberare le 200 studentesse che in Nigeria sono state rapite dai terroristi islamici di Boko Haram, che pare vorrebbero vendere le malacapitate come schiave. "Barack ha dato disposizioni al nostro governo per sostenere il governo nigeriano nel trovare le ragazze e riportarle a casa", ha detto Michelle, prendendo il posto del marito nel tradizionale discorso del fine settimana alla Casa Bianca. "In loro vediamo le nostre figlie, le loro speranze, i loro sogni, e possiamo solo immaginare l’angoscia dei genitori", ha aggiunto Michelle. In realtà non e’ la prima volta che una first lady prende il posto del Presidente. Accadde anche con Laura Bush che nel 2001 sostituì il comandante in capo con un discorso sulla condizione delle donne in Afghanistan. La differenza e’ che suo marito, George W., pare abbia combinato qualcosa in più di Obama nella lotta al terrorismo islamico e nel sostegno alla autoderminazione delle donne dalla oppressione fondamentalista.