Migranti: 30 asfissiati e 600 salvati da Mare Nostrum
30 Giugno 2014
di redazione
30 cadaveri di migranti sono stati ritrovati su un peschereccio che a bordo aveva 590 stranieri, soccorsi nel canale di Sicilia dalla nave Grecale della Marina militare italiana, nel corso delle operazioni di pattugliamento della operazione Mare Nostrum. Gli immigrati potrebbero essere morti per esalazioni tossiche del motore o per asfissia. "E’ l’ennesima tragedia dell’immigrazione. Non sappiamo neppure dove mettere i 30 cadaveri", ha detto il sindaco di Pozzallo, dove sono attesi i migranti. "Abbiamo solo due celle frigo, occupate, e dovrò adoperarmi con i colleghi dei Comuni limitrofi.
Faremo il possibile come abbiamo sempre fatto da quando c’è questa emergenza ma auspico con forza che a tutti i livelli sia lo stesso". Nell’ultimo fine settimana, la Missione Mare Nostrum ha soccorso oltre 5.000 migranti. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha scritto su Facebook: "Altri 30 morti su un barcone. Altri 30 morti sulla coscienza di chi difende Mare Lorum. Fermare le partenze, aiutarli a casa loro, subito! Le camicie di Renzi e Alfano sono sporche di sangue. O no?".
Gli ha risposto a stretto giro il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello: "Abbiamo sempre sostenuto che l’operazione Mare Nostrum non può essere a tempo indeterminato e in questo senso il governo ha attivato un’opera di responsabilizzazione in sede europea. Ma se qualcuno in Italia ritiene che a fronte di un così intenso flusso di richiedenti asilo una politica di egoistica chiusura ermetica sul modello delle tre scimmiette possa contenere le partenze di migranti, o è in malafede o non ha capito assolutamente nulla della situazione drammatica determinatasi nel Nord Africa dopo il fallimento delle cosiddette ‘primavere arabe’”.
“Nei Paesi nostri dirimpettai, a cominciare dalla Libia – afferma ancora Quagliariello -, lo scenario è tale per cui se applicassimo le ricette esposte con rara eleganza da qualche stratega nostrano al solo fine di attaccare il governo e il ministro Alfano, non solo le partenze dei disperati non si fermerebbero, ma i morti nel Mediterraneo sarebbero nell’ordine delle migliaia se non delle decine di migliaia. E, per riprendere l’altrui metafora – conclude -, a inzupparsi di sangue sarebbe l’intero armadio di Matteo Salvini".