Migranti, è bufera sull’Austria: al Brennero iniziati lavori per la barriera anti-profughi

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Migranti, è bufera sull’Austria: al Brennero iniziati lavori per la barriera anti-profughi

12 Aprile 2016

Per adesso si sono visti otto stradini vestiti di tute fluorescenti. Al Brennero hanno cominciato a smontare dei guard rail, lì dove i cartelli dicono che finisce l’Italia e comincia l’Austria. Si è alzato un polverone di polemiche infinito. In qualche modo anche sterili. Neanche un po’ propositive, e ipocrite nel sottovalutare l’emergenza.

Domenico Manzione, sottosegretario agli Interni, a SkyTG24 Pomeriggio ha detto: “L’Austria non chiude le porte. Il suo ministro degli Interni ha avuto un incontro alla fine della scorsa settimana con il nostro ministro degli Interni Alfano. E rispetto alle paventate intenzioni di chiudere le frontiere questa determinazione non c’è stata, anche perché l’area Schengen in quel tratto, soprattutto sul Brennero, implica una serie di conseguenze di carattere economico tutt’altro che trascurabili”. “[…]È però da tener presente che l’Austria ha delle elezioni politiche piuttosto importanti e quindi ha esigenza di rappresentare un certo modo di gestire il fenomeno migratorio. Per questo ha chiesto maggiori controlli su quella rotta, per così dire, per evitare che ci potessero essere dei transiti di persone non identificate. Questi controlli li faremo congiuntamente, tra le due polizie, c’è già un’intesa in questo senso”.

Invece, il governatore altoatesino Arno Kompatscher e il segretario Svp Philipp Achammer nel ribadire la necessità di “una soluzionw europea”, hanno affermato:  “Con Schengen e la fine dei controlli di frontiera il Brennero era diventato un simbolo dell’Unione europea, ora torna ad essere simbolo della divisione”.

Per Gianni Pittella, il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, si tratta di “un muro preventivo inaccettabile e di una spallata inutile e negativa contro l’Europa”. “Un pessimo segnale per l’Europa che non risolverà niente ma che contraddice i suoi valori”, ha aggiunto la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia.

Salvini è di un altro avviso, invece: “Altro che il buonista Mattarella. Fa bene l’Austria che evidentemente ha politici che difendono gli interessi dei loro cittadini”. Il presidente austriaco, al di là di tutto, Heinz Fischer ha voluto aggiungere: “Non ci sarà il filo spinato, e non ci sarà nessun muro. Semplicemente ci apprestiamo a gestire un probabile flusso incontrollato di profughi con un management di confine”.