Migranti, Gentiloni: “l’Italia fa la sua parte”. Intanto in Sicilia sbarcano 4000 migranti

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Migranti, Gentiloni: “l’Italia fa la sua parte”. Intanto in Sicilia sbarcano 4000 migranti

24 Ottobre 2016

L’Italia con i migranti “fa la sua parte in modo civile, ma naturalmente non lo possiamo fare da soli: deve essere molto chiaro che questo è anche un messaggio all’Europa”, ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all’aeroporto di Fiumicino dove ha accolto altri 75 profughi siriani giunti da Beirut grazie al progetto pilota dei ‘corridoi umanitari’.

Peccato non si capisca di quale “parte” stia parlando. E aggiunge:”Si può avere una migrazione diversa che stronca il traffico degli schiavisti, si deve lavorare per l’accoglienza e il soccorso in mare, ma non si può essere civili in un paese soltanto. Quindi se l’Europa non sostiene in tutte le forme possibili questo impegno, credo che neghi se stessa e i propri principi di civiltà”.

Mentre le chiacchiere su ogni fronte non si arrestano, prosegue senza sosta il flusso di migranti dalle coste africane verso l’Italia, che continua a portare con sé anche un carico di morti: nell’ultima settimana sono stati recuperati nel Canale di Sicilia 26 cadaveri (di cui 23 solo negli ultimi tre giorni) e sono state tratte in salvo 6.500 persone. Si teme, inoltre, che un numero imprecisato di migranti siano annegati durante le traversate e siano scomparsi in mare. Circa 4000 i migranti che stanno arrivando nei porti della Sicilia dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e l’Isola.

Il mercantile Tanker Okyroe ad Augusta con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma a Trapani; la nave Werra con 857 migranti a Messina; la nave Beckett con 650 migranti a Pozzallo, la nave Corsi con 358 migranti a Crotone. Domani a Taranto la Aquarius con 520 superstiti. Sulla morte dei migrati i cui corpi sono stati sbarcati a Palermo la locale procura ha aperto un’inchiesta.

Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 migranti a bordo, la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche. La nave Siem Pilot era inizialmente diretta a Cagliari ma è stata dirottata a Palermo a causa dell’emergenza accoglienza in Sardegna dopo l’ultimo sbarco di 1258 persone avvenuto il 6 ottobre. Ad assistere i migranti la task force coordinata dalla prefettura e formata, oltre che dalle forze dell’ordine, da personale dell’Azienda sanitaria provinciale, del 118, dai volontari della Caritas e della Croce Rossa, e dai tecnici del Comune.

Intanto indagini della squadra mobile hanno evidenziato l’esistenza di più organizzazioni criminali (con basi in Nigeria, Libia, Catania, Campania ed in altre città del Nord Italia),  che, secondo l’accusa reclutavano in Nigeria giovani donne che, dopo essere state sottoposte a rito “voodoo” ed avere contratto un debito, venivano trasferite dapprima in Libia, quindi condotte a bordo di imbarcazioni in Italia.