Migranti, Giovanardi: no contratti convivenza per restare in Italia
18 Ottobre 2016
“Le iniziative del Governo Renzi e le surreali conseguenti interpretazioni giurisprudenziali rischiano di rendere ingovernabile il nostro paese. E’ di oggi l’ultima novità proveniente dalla Prima sezione penale della Cassazione battuta dalle agenzie: non è più possibile espellere dall’Italia un extracomunitario che deve scontare una residua pena in quanto dopo l’entrata in vigore della legge sulle unioni civili ha stipulato un contratto di convivenza con una donna italiana“. Lo afferma Carlo Giovanardi, senatore di Idea.
“Secondo la Suprema Corte pertanto – continua – è sufficiente un contratto di convivenza, parificato all’unione civile, parificato al matrimonio per rendere impossibile l’espulsione di un clandestino extracomunitario anche se ha commesso reati, risultando naturalmente di difficilissima o impossibile verifica se il contratto ha un fondamento reale o è stato stipulato in frode alla legge. Rimaniamo in attesa che qualcuno dal Governo o dalla Cassazione – conclude il senatore – ci dia una qualche risposta in merito”.