Migranti, Hollande va a Calais e se la prende con Londra
26 Settembre 2016
Lo smantellamento del campo di Calais è l’argomento principe della campagna elettorale francese. Nella cittadina e in tutta la regione del Nord Passo c’è un clima teso. La vita dei residenti e dei commercianti è diventata difficile a causa della mal gestione dei profughi.
Hollande ha iniziato la visita dalla gendarmeria e continuerà incontrando i rappresentanti politici, dell’imprenditoria e delle associazioni. Non è prevista una visita all’interno del campo per motivi di sicurezza dovuti agli attentati dell’estate a Nizza e a Saint-Etienne-du-Rouvray.
Nel compito di “smantellare totalmente il campo” di Calais, “il governo francese andrà fino in fondo” ma nello sforzo umanitario i britannici “devono fare la loro parte”. Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, in visita a Calais. E ha continuato, “Voglio esprimere la mia determinazione a vedere le autorità britanniche fare la loro parte nello sforzo umanitario che la Francia compie qui e continuerà a compiere domani”. “Non è perché la Gran Bretagna ha preso una decisione sovrana che ora non ha più obblighi rispetto alla Francia”.
Ogni tanto qualcuno riesce ad eludere sorveglianza e barriere e a scappare, spesso per trovare la morte durante la fuga, come è successo domenica 18 settembre ad un quattordicenne di origine afgana ansioso di raggiungere la Gran Bretagna, investito mentre camminava in autostrada. Francia e Regno Unito, che tanto hanno criticato il vertice Visegrad in cui è stato fatto del respingimento dei migranti (con muri e non solo) una bandiera, stanno per costruire un muro da 1,9 milioni di sterline (2,7 milioni di euro all’incirca).
Il muro sarà realizzato in due sezioni per impedire ai migranti l’accesso ai due lati della strada vicino il campo. In passato, sono stai moltissimi i profughi che hanno tentato di assaltare i tir diretti in Inghilterra. Il muro sarà costruito in calcestruzzo, e avrà una superficie liscia, affinché non possa essere scavalcato con facilità. Oltre alle proteste delle ONG che vorrebbero invece una maggiore protezione della vita dei migranti e una migliore condizione di vita all’interno del campo, ci sono le lamentele delle aziende.
Il tema dei migranti e dello smantellamento del campo di Calais è già al centro della campagna elettorale, a Calais e nella regione residenti e commercianti sono esasperati e il leader dei Republicains, Nicolas Sarkozy, ha preceduto Hollande di una settimana nella visita a Calais.