Migranti, il piano al tavolo Ue
17 Aprile 2016
Il piano per contenere e gestire le ondate migratorie che Matteo Renzi ha presentato all’Europa rischia di naufragare. Punta ad ottenere risultati utopistici viste le premesse, ovvero quanto fino ad ora è riuscito ad ottenere il governo italiano da Bruxelles. Il migration compact verrà discusso domani tra i ministri degli Esteri Ue riuniti in Lussemburgo in via informale.
Raffaele Marchetti, esperto di Relazioni internazionali e Migrazioni ha riconosciuto al premier di aver sempre sostenuto l’idea che la soluzione va trovata insieme. E ha riferito: «Nel migration compact si chiede alla Ue di fare scelte comuni: è l’unica strada percorribile. E invece e ogni paese compie scelte individuali alzando barriere. Non è realistico pensare di poter intrecciare accordi con tutti i paesi di origine dei migranti e francamente non sarebbe neppure efficace. L’unico paese con il quale si dovrebbe stipulare un patto chiaro è la Libia ma prima va stabilizzata».
Renzi propone uno schema di accordo con i paesi di origine e di transito dei migranti, prevedendo anche un forte impegno finanziario europeo sia attraverso la ridistribuzione di risorse già stanziate nel budget Ue sia attraverso l’emissione di Eurobond. Renzi conta sull’opera dell’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini per imporre un’accelerazione alle richieste del migration compact. Ma risulta davvero difficile essere ottimisti vedendo come sono andate a finire le precedenti richieste del governo italiano.