Migranti, in Germania gli stupri non diminuiscono e i media li nascondono
26 Ottobre 2016
Un gruppo di adolescenti serbi, nella città tedesca di Amburgo, dopo aver stuprato una quattordicenne e averla lasciata ad un temperatura sotto zero per ucciderla, hanno avuto la pena sospesa.
Il giudice ci ha tenuto a riferire che sebbene “ le sanzioni possono sembrare insufficienti per il pubblico”, è degno di nota il fatto che, una volta confessato il reato, i ragazzi si sono mostrati pentiti. La sentenza del 24 ottobre che ha, di fatto, permesso ai violentatori di andare a spasso liberamente, ha provocato l’indignazione dell’opinione pubblica rispetto al problema, sempre più imponente, dei crimini sessuali dei migranti in Germania.
Giorno dopo giorno le violenze aumentano e si diffondono nelle città e paesi di tutti i sedici stati federali della Germania. E nonostante tutto, la maggior parte di questi crimini sono ancora nascosti dalle autorità e dai media per non alimentare sentimenti “anti–immigrazione”.
Ormai sono migliaia le donne e il bambini violentati e aggrediti sessualmente in Germania, ricordiamo cosa accadde a Colonia la notte dell’ultimo dell’anno, con centinaia di episodi di molestie segnalati, messi in atto da immigrati di origine nordafricana. Nonostante ciò la cancelliera Merkel ha accolto, ed intenzionata a non fermarsi, più di un milione di migranti.
Né è da sottovalutare il “dettaglio” per cui la stragrande maggioranza di questi migranti sono di sesso maschile. Un sondaggio di YouGov di qualche giorno fa ha permesso di registrare che ben il 68% dei tedeschi crede che la sicurezza nel paese sia peggiorata nel corso degli ultimi due o tre anni.
Il 68% degli intervistati, invece, ha dichiarato di temere per la propria vita in giro per le stazioni ferroviarie e metropolitane. Mentre il 63% si sente insicuro in occasione dei grandi eventi pubblici. Numeri che la Merkel ha già pagato cari nelle ultime tornate elettorali a livello locale.