Migranti, ora Renzi ci prova con il ricatto: “l’Europa ci aiuti o veto sul bilancio”
26 Ottobre 2016
Sull’immigrazione, Matteo Renzi lancia un drammatico ultimatum all’Europa. E si dice pronto a usare il veto sul bilancio Ue per richiamare i partner alle proprie responsabilità.
Sui profughi, il premier è netto: “Ora, dice, siamo ancora in grado di gestire gli sbarchi: arriva l’inverno, le condizioni del mare peggiorano. Ma abbiamo tempo sei mesi massimo. Bisogna bloccarli in partenza. O blocchiamo il flusso entro il 2017 o l’Italia non riesce a reggere un altro anno come quello passato”.
Il quotidiano francese “Le Figaro” ricorda come, nel corso di una trasmissione della rete televisiva pubblica “RAI 1″, Renzi abbia ricordato che “Noi diamo 20 miliardi di euro all’Europa e ne riceviamo indietro 12; se l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia ci fanno la morale sugli immigrati”, ha proseguito Renzi, “allora l’Italia dice che il meccanismo non funziona più”. Alla domanda se ciò significa che l’Italia è pronta a mettere il suo veto sul budget comunitario, Renzi ha risposto “Si, assolutamente”. Il presidente del Consiglio non è entrato nei dettagli, ma ha proseguito gli attacchi verso quei paesi Ue che rifiutano di ricevere i migranti sbarcati sulle coste dell’Italia: “Se costruisci muri contro gli immigrati, puoi scordarti i soldi italiani, se non passano gli immigrati non passeranno neppure i soldi” ha scandito. L’Italia, che quest’anno ha già visto sbarcare sulle sue coste circa 155 mila persone, ora si trova a dover alloggiare le migliaia di nuovi arrivati negli ultimi giorni: la sua rete di accoglienza è soverchiata, con 168 mila persone alloggiate rispetto alle 103 mila alla fine del 2015.
Sul caso Gorino fa il cauto: “È una vicenda difficile da giudicare, una parte di popolazione è molto stanca e preoccupata. Ma stiamo parlando di 11 donne e 8 bambini. Probabilmente da parte dello Stato andava gestita meglio, ma l’Italia che conosco io, quando ci sono 11 donne e 8 bambini si fa in quattro per risolvere il problema”.
Quanto alle riserve della Ue sui conti italiani, prova a difendersi puntando il dito: “l’Italia ha rispettato tutte le regole: se mandano la lettera a noi, agli altri Paesi che invece non rispettano l’accoglienza dei migranti cosa deve mandare l’Europa, un libro o un’enciclopedia?”. Di violazioni alle regole europee compiute da altri Paesi “ce ne sono tante: da 9 anni la Francia è sopra il 3 per cento, la Spagna ha un deficit che è il doppio del nostro. Sì, il nostro debito è cresciuto dello 0,1 per cento nel secondo trimestre del 2015. Ma l’Italia ha rispettato tutte le regole in questa legge di Stabilità”.