Migranti, Orban attacca Renzi: “Nervoso perché è in difficoltà”

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Migranti, Orban attacca Renzi: “Nervoso perché è in difficoltà”

28 Ottobre 2016

All’indomani dell’entrata in gamba tesa del ministro degli Esteri ungherese, ci pensa Viktor Orbàn a silenziare il balbettio di Renzi e i suoi ministri sulla immigrazione. “L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta – tuona il premier magiaro – mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”. Ricapitolando. Ieri il ministro degli Esteri ungherese aveva accusato l’Italia di non rispettare le regole sui migranti innescando una serie di reazioni tra cui quella del capo della Farnesina, Paolo Gentiloni, che ha invitato Budapest a non dare “lezioni a Roma”. L’attacco è arrivato dopo che Renzi aveva annunciato che l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo se Paesi come l’Ungheria e la Slovacchia non accoglieranno i migranti come previsto dagli accordi Ue.

Quel che è evidente è che a

Bruxelles tira una brutta aria. Sul triennio 2014, 2015 e 2016 l’impegno dell’Italia ha visto l’arrivo sulle nostre coste, rispettivamente, di 170mila, 153mila e già oggi, al 26 ottobre,155mila immigrati. E il capo della Polizia Gabrielli non si mostra troppo rassicurante: “Presumiamo che alla fine dell’anno potremmo superare il dato straordinario del 2014”. E il governo italiano? Oltre a tuonare contro Bruxelles per avere più soldi in cambio di una maggiore accoglienza, cosa fa? Se le porte dell’Italia continuano a restare aperte, l’Unione europea non pare intenzionata a prendere una posizione che sia capace di risolvere l’emergenza migranti. 

“La compassione non cambia il fatto che l’Italia ha il dovere di adempire agli obblighi di Schengen, ma non lo fa”, continua  il premier ungherese. Che conclude rincarando la dose e definendo intollerabile la considerare che vorrebbe l’Ungheria “un Paese non-solidale”“Spendiamo molto per la difesa dei confini esterni dell’Unione europea siamo solidali con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei Paesi oltre i suoi confini”Certo, se a dare lezioni è una classe politica che alza muri e stende filo spinato, qualcosa non torna. Ma sta di fatto che anche l’Italia sconta la sua “non politica” sulla immigrazione, visto che questo governo per adesso si è limitato ai pur doverosi salvataggi in mare ma in un’ottica di accoglienza indiscriminata.