Migranti: tra Italia e Austria pace fredda, più controlli a Brennero

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Migranti: tra Italia e Austria pace fredda, più controlli a Brennero

09 Aprile 2016

E’ pace fredda al Brennero tra Vienna e Roma, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi dell’Austria sull’eventuale invio dell’esercito per controllare la frontiera con l’Italia. Dal vertice sui migranti che si è svolto al Viminale tra i ministri dell’Interno dei due Paesi – Angelino Alfano e Johanna Mikl-Leitner – arriva la notizia che resta in vigore la libera circolazione prevista da Schengen, il traffico al Brennero sarà monitorato più attentamente ma non bloccato.

L’Austria resta comunque decisa a evitare che arrivino migranti dall’Italia e chiede a Roma di controllare i varchi alla frontiera. Da parte italiana si fa notare che al momento non si registrano attraversamenti significativi di migranti e che i controlli saranno intensificati in caso di necessità. Il Viminale ha spiegato che le identificazioni di chi sbarca procedono a ritmo serrato e che gli hotspot italiani sono entrati in funzione.

Italia e Austria vogliono quindi “intensificare la collaborazione bilaterale ed operativa nel monitoraggio e controllo della comune frontiera”, ponendosi come obiettivo strategico di “garantire la fluidità di passaggio al Brennero e di salvaguardare la libera circolazione prevista da Schengen”. Alfano e Mikl-Leitner parlano di “grande condivisione di intenti” tra Italia e Austria sulle politiche Europee in materia di asilo e rimpatrio dei migranti e confermano di puntare a una revisione del regolamento di Dublino. Ma l’Austria non si accontenta e annuncia che prima dell’estate effettuerà controlli di confine al Brennero, con un check point stradale e corsie per la verifica dell’identità di chi attraversa il confine.

L’obiettivo di Vienna è monitorare i flussi alle frontiere senza ricadute negative sul traffico degli autoveicoli, migliaia di auto al giorno. “Faremo tutto il possibile per evitare che si possano creare situazioni critiche al confine del Brennero, ma per giungere ad una reale e concreta soluzione è necessario l’impegno dell’Europa”, il commento del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. L’Austria, infine, ha denunciato il rischio che 300mila migranti possano arrivare in Italia nel 2015, ma il Viminale fa sapere che gli sbarchi per adesso sono stati 20mila, un numero maggiore del 2015 ma lontano da quello che preoccupa Vienna. Roma resta convinta che il processo di stabilizzazione della Libia ridurrà nel corso del tempo anche il numero dei migranti che arrivano dalla sponda sud del Mediterraneo.

Oggi, nel corso dei consueti controlli sui treni in entrata al Brennero, la polizia ha arrestato un marocchino 19enne richiedente asilo in Austria. Dagli accertamenti è emerso che il ragazzo era destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere per rapina e furto con strappo commessi a Torino. Quello di oggi è soltanto l’ultimo di una serie di arresti effettuati nelle settimane precedenti nell’ambito dei controlli effettuati dalla Polizia di Stato al confine del Brennero. Ad oggi, gli stranieri che hanno cercato di introdursi illegalmente nel territorio nazionale, dal 1 gennaio ad oggi, sono 687, in prevalenza africani, pakistani e afghani, di cui circa 200 riconsegnati alla polizia austriaca, tutti fotosegnalati, informa la Questura.

La Grecia intanto fa sapere che ospiterà nelle prossime due settimane due riunioni in materia di immigrazione con i suoi paesi vicini. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Nikos Kotzias, che in una conferenza stampa tenuta ieri sera ha precisato che una prima riunione si terrà il prossimo 14 aprile a Salonicco e vedrà la partecipazione di funzionari di polizia provenienti da Albania, Grecia e Italia. Una seconda riunione, a livello ministeriale, si terrà invece il 21 e 22 aprile prossimi sempre a Salonicco e sarà estesa agli altri paesi della regione balcanica, tra cui la Croazia, la Serbia, la Slovacchia e la stessa Austria.