Migranti, Ue: sì ricollocamento. Tusk annuncia vertice straordinario a settembre
17 Settembre 2015
di redazione
La proposta urgente di ricollocazione di 120.000 richiedenti asilo provenienti da Italia, Grecia e Ungheria verso altri Stati membri dell’UE ha avuto oggi il via libera dal Parlamento Europeo, ma la Lega Nord di Matteo Salvini ha votato contro la decisione europea.
La proposta della Commissione prevede che 120.000 richiedenti asilo siano trasferiti dall’Italia (15.600), dalla Grecia (50.400) e dall’Ungheria (54.000). Questa cifra si aggiunge al trasferimento iniziale di 40.000 richiedenti asilo, approvato dal Parlamento il 9 settembre e dal Consiglio Giustizia e Affari interni il 14 settembre. Il numero totale di persone da rilocalizzare sale dunque a 160.000.
Il Parlamento ha sostenuto la proposta della Commissione (senza modifiche) con 370 voti favorevoli, 134 contrari e 52 astensioni. Successivamente, ha approvato la risoluzione legislativa con 372 voti favorevoli, 124 contrari e 54 astensioni, nella quale informa il Consiglio che questa approvazione non pregiudica la sua posizione che prenderà successivamente in merito alla proposta che istituisce un meccanismo di ricollocazione permanente, sul quale il Parlamento deciderà su un piano di parità con gli Stati membri.
Salvini e la Lega Nord hanno votato in modo compatto No contro il ricollocamento. "Vogliono che il peso dell’immigrazione gravi tutto sui cittadini italiani," commenta Valentina Castaldini, portavoce nazionale di Ncd. "Altrimenti non avrebbero altri argomenti per fare propaganda e sparirebbero in un batter d’occhio. Quelle volte che Salvini è presente in Europarlamento," conclude Castaldini, "non fa di certo gli interessi degli italiani".
Nel frattempo, con un messaggio su Twitter il presidente del Consiglio UE, Donald Tusk, annuncia un vertice straordinario europeo, che era stato chiesto dalla Cancelliera Angela Merkel. "Convoco un Consiglio europeo straordinario – scrive Tusk – per mercoledì 23 settembre alle 18 per discutere come trattare come la crisi dei rifugiati". Con un successivo messaggio su Twitter, Tusk ha anche fatto presente che "in questo fine settimana" sarà "in Egitto e Giordania, compreso un campo di rifugiati" e che "riferirà al vertice straordinario" le sue conclusioni "comprese quelle su un viaggio in Turchia".