Milano. Cancelliera arrestata, forniva dati segreti a un pregiudicato
13 Gennaio 2009
di redazione
Si chiama Rossella Tecce ed è una milanese di 37 anni la cancelliera addetta alla Centrale Penale della Procura di Milano, ora agli arresti domiciliari per aver rivelato informazioni coperte da segreto, dietro compenso, dal luglio scorso ad oggi.
La donna è stata arrestata questa mattina per favoreggiamento e corruzione ma è anche indagata per rivelazione del segreto d’ufficio. Infatti, sfruttava illecitamente il suo accesso al Re.Ge. (registro generale) della Procura. Il provvedimento è stato emesso dal gip Antonio Corte su richiesta del pm Antonio Sangermano.
Secondo l’accusa Rossella Tecce avrebbe intrattenuto per diverso tempo rapporti stabili con un commercialista, anche lui indagato per favoreggiamento e corruzione. Gli inquirenti ritengono che stabilmente la donna forniva informazioni su posizioni relative ai clienti del commercialista.
La cancelliera avrebbe fornito informazioni riservate anche a un pregiudicato albanese. Oltre al rapporto "stabile", con il commercialista dal quale riceveva tra gli 800 e i 1.000 euro al mese, pagati in nero, la donna avrebbe agevolato anche altre quattro persone, tra le quali un agente della stradale: aveva aiutato il poliziotto a ottenere un certificato medico che non gli sarebbe spettato.
La questura ha spiegato che l’indagine è scaturita "da un contesto investigativo di tutt’altra natura", dal quale è poi emerso il coinvolgimento del cancelliere e dell’ agente di polizia stradale.