Milano. Disoccupato, il favoreggiamento era il suo nuovo business
07 Maggio 2010
di redazione
Aveva perso il lavoro a 50 anni, e si era dovuto industriare come poteva. E’ quello che ha spiegato un milanese, oggi 63enne, alla Digos di Genova che lo ha arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Così è finito in carcere a Marassi.
L’uomo avrebbe favorito l’ingresso e la permanenza in Italia di decine di extracomunitari (una quarantina quelli accertati), soprattutto ecuadoriani, attraverso la presentazione di documentazione falsa, e spacciandosi per il titolare di una ditta edile di fatto inesistente. Per ogni pratica inoltre, il finto imprenditore si sarebbe fatto pagare tra i tremila ed i 4500 euro, oltre a 1500 euro per i contributi, che però non aveva mai versato.
Considerato l’atteggiamento recidivo ed il pericolo di reiterazione dell’uomo (era già indagato nel 2008), i suoi precedenti specifici (la prima indagine a suo carico risale al 2003), la sua irreperibilità (era senza fissa dimora), e tenuto conto delle modifiche introdotte dal Pacchetto sicurezza per casi «aggravati» come questo, il giudice ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere. Intanto la posizione degli extracomunitari è al vaglio dei vari uffici immigrazione competenti, principalmente delle questure di Genova, Milano e Varese.