Milano, la Finanza sequestra la casa di Corona. Vale 2,5 mln

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Milano, la Finanza sequestra la casa di Corona. Vale 2,5 mln

07 Novembre 2016

L’abitazione sequestrata a Fabrizio Corona dalla Guardia di Finanza di Milano ha un “valore stimato di circa 2,5 milioni di euro”. Lo scrivono in una nota i finanzieri del nucleo di polizia tributaria che stanno eseguendo il provvedimento a carico dell’ex ‘fotografo dei vip’, chiesto dal pm Paolo Storari e dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini. 

Nel comunicato delle fiamme gialle si legge, “le investigazioni si sono sviluppate mediante approfondimenti, sotto il profilo bancario e finanziario, di elementi investigativi emersi anche nel corso di indagini di polizia giudiziaria in relazione a reati di natura fiscale e fallimentare connessi a una società riconducibile a Corona per i quali è già stato condannato in via definitiva”. Dalle indagini, riferisce una nota delle fiamme gialle, è emerso che l’immobile era “nelle prime disponibilità” di Corona che tuttavia lo aveva formalmente intestato ad un prestanome.

Secondo i giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano che hanno emesso l’ordinanza, è stato lo stesso Fabrizio Corona, nel corso di un interrogatorio del maggio 2009, ad ammettere “l’origine presumibilmente illecita” dei soldi utilizzati per l’acquisto dell’appartamento. Il denaro utilizzato per l’acquisto proveniva da “un’appropriazione indebita ai danni della Fenice srl”, la società in cui sarebbero confluiti i soldi della fallita società Corona’s.

Dal conto corrente della Fenice proverrebbe infatti “1 milione e centomila euro, suddiviso in 22 assegni circolari di 50 mila euro ciascuno, emessi nel febbraio 2008”. Assegni versati dall’avvocato Tommaso Delfino su delega dello stesso Corona ai due ex proprietari dell’immobile Pasquale Ceravolo e Giuseppina Gallo, che avrebbero poi girato le somme “al pregiudicato calabrese Vincenzo Gallo, che appare così il beneficiario finale del pagamento“.