Milano, marito donna uccisa confessa: “mi martellava” per tradimenti
16 Gennaio 2017
“Mi martellava rinfacciandomi le relazioni extraconiugali”. E’ quanto ha detto nella notte Luigi Messina, 53 anni, al pm Gaetano Ruta e alla squadra mobile di Milano. L’uomo è accusato di aver ucciso la moglie, Rosanna Belvisi, di tre anni più giovane, con almeno 23 coltellate, nella loro abitazione di via Coronelli 11, zona Lorenteggio.
Rosanna Belvisi già nel 1995 era stata accoltellata alla schiena. In quel caso “l’autore del reato è rimasto ignoto e per la donna la prognosi è stata di dieci giorni”, racconta Lorenzo Bucossi, capo della Squadra Mobile, durante la conferenza stampa in questura. Un episodio che acquista un significato particolare dopo l’omicidio della 50enne e che mette fine a “20 anni e oltre di maltrattamenti”, sottolinea.
L’uomo dopo aver confessato davanti agli investigatori è stato interrogato dal pubblico ministero al quale ha ribadito che tra lui e la moglie c’erano in continuazione “forti tensioni” dovute ai tradimenti di lui, e che ieri mattina, in seguito all’ennesima discussione, dopo aver perso il controllo, l’ha colpita ripetutamente con un coltello da cucina.
“Ricordo che in quel momento avevo appena preso il coltello in cucina perché volevo sbucciare un’arancia. Ma la discussione è andata avanti e ricordo solo di essermi trovato in camera da letto con il coltello in mano; all’ennesima offesa nei miei confronti e nei confronti di mio figlio ho perso le staffe e ho cominciato a colpirla ripetutamente”. L’uomo al pm ha anche detto di “essere pentito. Solo ora sto cominciando a realizzare quello che ho fatto”.
Il 53enne, che con la consorte era appena rientrato da un mese di vacanza a Pantelleria, dopo il delitto “ha fatto un ottimo lavoro di depistaggio”, evidenzia il capo della Squadra mobile. Il coltello è stato gettato in un tombino vicino piazzale Negrelli, a più di due chilometri dall’abitazione, dei vestiti si è disfatto poco più in là. Per circa quattro ore l’uomo è rimasto in zona: ha fatto la spesa, ha comprato dei dolci, ha giocato alle slot machine, ha parlato con alcune persone per costruirsi un alibi – racconta Bucossi – quindi alle ore 15 ha fatto scattare l’allarme chiamando il 118.
Il pm Ruta a breve inoltrerà al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per Messina.