Miracolo Expo, sindacati scoprono flessibilità
23 Luglio 2013
di redazione
La triplice, Cgil, Cisl e Uil, firma l’accordo con il commissario unico dell’Expo 2015, Sala, per 800 nuovi posti di lavoro. Apprendistati, tempo determinato, stage. Posti per tecnici, specialisti e operatori di eventi, reclutamento dalle liste di mobilità e disoccupazione, 500 euro mensili ai giovani stagisti. "Queste assunzioni non sarebbero state possibili con le regole attuali, grazie a questo tavolo comune con i sindacati sono state rese possibili", dice il Commissario Sala, che attraverso la società che gestisce Expo firmerà i relativi contratti. Dunque i sindacati accettano regole più flessibili, quando vogliono. E se si tratta di grandi eventi questo potrebbe valere anche in altri contesti. "Ho parlato con il presidente Letta e con il ministro Giovannini che hanno espresso soddisfazione per la piattaforma che abbiamo costruito con questo accordo", aggiunge Sala. Letta ha parlato di un "modello nazionale" e il ministro del Lavoro Giovannini ha definito i sindacati "molto responsabili". "Sono sempre più convinto che Expo 2015 sarà quel motore capace di far ripartire l’economia nel nostro Paese, creando così nuovi posti di lavoro", chiosa il sindaco Pisapia. Bene, se è così cosa aspettano i sindacati ad accettare più libertà nel mercato del lavoro?