MO, feriscono israeliano e vengono uccisi. Intifada coltelli continua

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MO, feriscono israeliano e vengono uccisi. Intifada coltelli continua

02 Marzo 2016

Questa mattina, intorno alle quattro italiane, due adolescenti palestinesi hanno tentato di accoltellare un israeliano all’interno della colonia di Eli, a sud di Nablus in Cisgiordania. La notizia è sta lanciata dai media locali. Entrambi 17enni, del villaggio di Qaryot, con un bastone e un coltello hanno spettato che l’israeliano, un soldato, uscisse dalla sua abitazione.

 

Quest’ultimo nell’aprire la porta se li è trovati davanti ma è riuscito a rientrare in casa prima dell’irreparabil4. I due  ragazzi si sono poi dati alla fuga continuando a minacciare quelli che incontravano sul loro percorso e alla fine sono stati uccisi dalla polizia . Il decesso è stato confermato dal ministro della sanità palestinese.

 

Una portavoce ha riferito, poi, che il soldato israeliano è stato ferito e portato in ospedale. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere di essere state costrette ad aprire il fuoco perché quei i ragazzi in quel momento “rappresentavano un minaccia significativa per la comunità”. Il Ministro della Sanità palestinese ha da poco identificato i due giovani studenti Labeeb Azzam e Mohammed  Zakhloul.  L’accaduto risulta essere solo l’ultimo, in ordine temporale, degli attacchi che negli ultimi cinque mesi sono stati condotti contro cittadini e militari israeliani durante la intifada dei coltelli.

 

Solo ieri si era verificato un altro caso simile. Due soldati israeliani erano entrati, per errore, in un campo profughi di Qalandia, in Cisgiordania, e sono stati bersagliati a colpi di pietre e bombe incendiarie. Un 22enne palestinese è stato ucciso, altri sono in condizioni gravi in ospedale. Israele prova, sebbene inutilmente, a denunciare la grave situazione di guerra civile alimentata dalla campagna palestinese di odio e menzogne, che si riflette in parte anche nei media e a volte in alcune posizioni espresse dai governi anche occidentali.

 

Nel frattempo pare che il gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din abbia dichiarato che l’esercito di Israele ha revocato gli ordini di sequestro emessi 30 anni fa. In questo modo ben 170 ettari di terreno in Cisgiordania verrà consegnato ai palestinesi. Si tratta di un terreno sequestrato in torno agli anni ’70, e poco utilizzato dai militari. Il gruppo israeliano per i diritti umani ha sottolineato come la cosa non sia da sottovalutare.