MO. Kerry, 4 miliardi ai palestinesi. Dollari in cambio di pace
26 Maggio 2013
di redazione
John Kerry ci crede ancora. "Il piano per l’economia palestinese è quanto di più grande e ambizioso sia stato mai proposto dagli accordi di Oslo negli ultimi 20 anni". Nonostante anni di lavoro sprecato, il segretario di stato americano vuole rilanciare il negoziato tra israeliani e palestinesi con una iniezione di aiuti economici alla Palestina. Dal Mar Morto, in Giordania, annuncia 4 miliardi di dollari di investimenti per infrastrutture turistiche e per l’agricoltura. Obiettivo far crescere l’economia palestinese del 50 per cento nei prossimi 3 anni. Il piano, messo a punto dall’inviato speciale del quartetto, Tony Blair, si concentrerà sul settore privato della società palestinese ma per Kerry è evidente il gancio diplomatico. Il nuovo piano marshall avrà successo se saranno ottenuti dei risultati dal punto di vista diplomatico. Per adesso nella photo-opportunity, Kerry benedice la stretta di mano tra Abbas e Peres. Sempre secondo Kerry, il piano ha avuto l’ok del primo ministro israeliano Netanyahu. Ma forse gli israeliani si sono stancati di tutte le parole sprecate intorno al processo di pace e solo per una classe dirigente che sta invecchiano resta questo il problema prioritario del Paese. Kerry si ostina a sollevare la questione, ma sappiamo come la pensano i palestinesi sul riconoscimento dello stato ebraico o sulle questioni dei confini. Si prova a persuaderli con i finanziamenti. Vedremo se servirà a qualcosa, a differenza che in passato.