Moderati noi lo siamo sempre stati
01 Aprile 2014
Ieri il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, parlando alla Luiss ha detto che "noi siamo convinti che bisogna costruire una grande coalizione di moderati e lo abbiamo fatto già a partire da queste elezioni amministrative". Ci sembrava vero il contrario visto come sono andate a finire le primarie in Piemonte, boicottate alla grande dai forzisti. Ma tant’è, andiamo oltre.
Dopo aver dichiarato illegittimo il parlamento, marciato sul tribunale di Milano, vagheggiato l’impeachment; dopo aver interrotto il processo di riforma dello Stato e delle istituzioni per poi riprenderlo a singhiozzo; dopo aver scaricato su Ncd tutti gli sputi della stampa amica al grido di "traditori di Berlusconi"; dopo che Sfascia Italia ci ha regalato ‘sto splendido teatrino, adesso Toti viene a spiegarci tomo tomo cos’è il moderatismo in politica. Stia tranquillo il consigliere, lo sappiamo bene.
Essere moderati significa esattamente il contrario di quella idea fatta di purezza ideologica, rifiuto del compromesso (visto come una debolezza), intolleranza al dissenso, che ha caratterizzato il crepuscolo del Pdl, il revival deludente di Forza Italia (vedi sondaggi), la divisione del centrodestra italiano. Dal forzista al forzagrillico il passo è stato breve. Dicono che non è così (se anche fosse c’è mancato poco) e parlano di coalizioni. Vedremo. Certo non basta dirsi moderati per esserlo.