Molise e Lazio uniti per rilanciare la “superstrada dello sviluppo”
12 Luglio 2011
Lo sviluppo delle aree più marginali della Valle di Comino e della Valle del Volturno corre sulla superstrada Atina-Sora-Isernia. I presidenti della Regione Molise, Michele Iorio, e della Regione Lazio, Renata Polverini, ne sono convinti. Sul versante molisano la dorsale appenninica è più di un progetto: una parte del tracciato è stata già realizzata. Ma senza la collaborazione della Regione limitrofa era impensabile pensare di portare a compimento tutta l’opera.
Dopo vent’anni di stand by, dunque, le cose stanno cambiando. Perché nel recente accordo di programma siglato tra il Governo e la Regione Lazio è stata inserita anche questa importante infrastruttura. La volontà comune di completare la Sora-Atina-Isernia è stata ribadita ieri durante un incontro che si è tenuto al palazzo ducale di Atina. Oltre ai governatori Iorio e Polverini, erano presenti i presidenti delle Amministrazioni provinciali di Frosinone e Isernia, Antonello Iannarilli e Luigi Mazzuto, e i sindaci e gli amministratori dei paesi laziali e molisani interessati dal passaggio della superstrada.
Certo, non mancano i pareri discordanti. Non tutti ritengono opportuna la realizzazione dell’opera, per via dei problemi legati all’impatto ambientale, ma la maggior parte la ritiene strategica. Lavorando uniti e senza fermarsi davanti alle difficoltà, è possibile realizzare i 44 chilometri di tracciato, premessa necessaria per uscire dall’isolamento e programmare lo sviluppo economico e sociale delle aree a cavallo tra Lazio e Molise. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato durante l’incontro.
“Per quest’opera – ha detto il presidente della Provincia di Frosinone Iannarilli – sono state previste risorse per 550 milioni di euro. Non possiamo permetterci di perdere questo finanziamento per una infrastruttura fondamentale per noi e per la provincia di Isernia. Il mio appello è quello di essere uniti, di saper esaminare anche le criticità che ci saranno e di risolvere tutti gli ostacoli per costruire questa strada che rappresenta una svolta”.
Il Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, ha parlato dei possibili benefici per i territori interessati: “Attraverso questo collegamento – ha sottolineato – sarà possibile sviluppare non solo il turismo, ma dare anche nuove possibilità di crescita ai nostri commercianti e imprenditori. Crediamo fermamente in questo progetto, destinato a portare vantaggi a entrambe le aree. Per noi – ha concluso – diventerà prioritario realizzare il tratto che va da Colli a Volturno ad Atina”.
Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha invece espresso perplessità nei confronti di chi mostra indifferenza o addirittura contrarietà a questa opera: “È difficile comprendere le posizioni contrarie – ha detto Iorio – il Molise è molto simile a quest’area del Lazio e ovunque sono state realizzate le infrastrutture è stato ottenuto un ottimo risultato. Ciò che è sbagliato è non decidere, restare fermi: deve prendere forza l’idea che uscire dall’isolamento con quest’opera è la sola strada per lo sviluppo e trasformare così aree che sono periferiche in aree centrali. Il Molise – ha aggiunto – da lunghi anni ha sostenuto questa iniziativa, ma per una serie di circostanze non si è giunti ad una conclusione. Oggi vedo con interesse che la collega Polverini ha inserito questa opera tra quelle strategiche dell’intesa generale firmata con il Governo nazionale. Noi come Molise riconfermiamo la nostra disponibilità ad andare avanti e a fare la nostra parte. Sono certo – ha concluso Iorio – che se la volontà politica sarà forte come oggi vedo, potremo arrivare a realizzare quest’opera con il coinvolgimento e l’approvazione di tutto il territorio e delle popolazioni che ci vivono e che ne avranno i maggiori benefici”.
Anche la Polverini è apparsa molto determinata nel voler portare a compimento la superstrada. E ha dato risposte chiare a tutti. Sia a chi teme l’impatto ambientale dell’opera, sia a chi dubita che si trovino i fondi necessari. “Non faremo – ha detto Renata Polverini durante il suo intervento – come le amministrazioni precedenti che non avevano neanche letto il piano infrastrutturale, ma avevano solo messo firme. Certo che il progetto va rivisto (sono previste 18 gallerie, ndr). È stato fatto tanti anni fa, ma bisogna rivedere tutti i progetti infrastrutturali che non potevano tener conto né dei cambiamenti demografici né di quelli tecnologici che permettono di realizzare infrastrutture molto meno impattanti: non facciamo perciò dibattiti inutili o dannosi. Il territorio non ha solo il diritto ma direi anche il dovere di partecipare a questi processi. I fondi? Bisogna trovarli tra quelli nazionali e regionali – ha concluso – ma anche attraverso i privati, perché molte imprese aspettano solo di essere coinvolte”.
Sia Iorio che la Polverini hanno sottolineato l’importanza di questo progetto, in particolare sotto il profilo dello sviluppo turistico. Ma tutta l’economia della zona, più in generale, è destinata a trarne benefici. Perché con strade comode e veloci – è stato detto – si aprono ponti verso il resto dell’Italia e dell’Europa. Non a caso il Molise da qualche tempo è diventato il fulcro dell’Euroregione adriatica, che si schiude verso i Balcani. In questa direzione va anche un altro progetto che il presidente Iorio sta cercando di concretizzare: la realizzazione dell’autostrada Termoli-San Vittore. Ma, per il momento, è tempo di riprendere in mano il discorso della Sora-Atina-Isernia. Nei prossimi mesi gli amministratori molisani e laziali si incontreranno nuovamente a Colli a Volturno.