Montezemolo: l’assenteismo costa un punto di Pil. Italia basata sulle caste

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Montezemolo: l’assenteismo costa un punto di Pil. Italia basata sulle caste

Montezemolo: l’assenteismo costa un punto di Pil. Italia basata sulle caste

04 Dicembre 2007

Per Montezemolo “l’Italia “rimane
una società incentrata sulle caste dove la mobilità
sociale è bassissima e dove i figli perpetuano il lavoro
dei padri”.

Con poco posto per i giovani nelle posizioni di
vertice della politica e delle professioni. Nel suo discorso all’inaugurazione dell’anno accademico
della Luiss, il leader di Confindustria ha parlato anche di assenteismo, definendolo “l’emblema dell’inefficienza e del cattivo
funzionamento della pubblica amministrazione, il fenomeno più evidente
e clamoroso”.

E giù con i dati: “Compresi i giorni di ferie
– ha detto Montezemolo – l’assenteismo nel pubblico impiego è del 30%
superiore rispetto alle grandi imprese industriali”.

L’effetto sui conti? “Azzerare del tutto le assenze
diverse dalle ferie  porterebbe a un risparmio di quasi un punto di Pil, 14,1
miliardi: 8,3 negli enti centrali e 5,9 in quelli locali”, ha spiegato il leader della confederazione degli
industriali. E comunque “portare la quota di assenze totali, comprese le ferie, al livello di
quelle nel settore privato darebbe un risparmio di 11,1 miliardi”.

Il presidente di Confindustria ha anche
tracciato una sorta di classifica dell’assenteismo più smaccato: “Tra
ferie e permessi vari un pubblico dipendente è fuori ufficio mediamente
un giorno di lavoro su cinque. Tra i ministeri il top si raggiunge al
ministero della Difesa, con 65 giornate di assenza in un anno, seguiti
da ministero dell’Economia e da quello dell’Ambiente, entrambi con
oltre 60 giorni. Altrettanto elevato è l’assenteismo nell’Agenzia delle
Entrate. All’Inpdap si sfondano i 67 giorni”.

Sembrerà strano, ma c’è
di peggio: più assenze dei ministeri si registrano infatti negli enti
locali, tra i quali “picca il Comune di Bolzano con 74 giorni di
assenza all’anno, pari al 29% delle giornate lavorative. Oltre 70
giorni anche per il Comune di La Spezia e la Provincia di Ascoli
Piceno”.