Monti scatena l’ira del Pdl. Berlusconi: “Prepariamoci ad ogni evenienza”
07 Agosto 2012
"If the previous government were still in power, Italy’s spreads would now be at 1200 or something". Ovvero, “se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile".
L’intervista del premier Mario Monti al Wall Street Journal, concessa al quotidiano statunitense nel mese scorso ma pubblicata on line solo martedì, non è affatto passata inosservata. Anzi, ha scatenato immediate le dure reazioni pidielline, sebbene la presidenza del Consiglio abbia tentato in ogni modo di ricucire.
In primis, mediante la diffusione nel primo pomeriggio di martedì di un comunicato stampa, Palazzo Chigi ha voluto affermare l’inesistenza di “alcuna intenzione polemica nei confronti del passato esecutivo” nelle parole del presidente del Consiglio. La stima di uno spread a 1200 punti, sempre in base al ragionamento di Monti e riportato dalla nota, sarebbe il frutto di “una proiezione degli effetti della speculazione sul nostro paese se non si fossero dati segni di discontinuità con il passato”.
In secondo luogo, Monti ha telefonato personalmente all’ex premier Silvio Berlusconi, spiegando essersi trattato di una “banale ed astratta estrapolazione dal contesto dell’intervista”. Inoltre, nel passaggio incriminato e nell’analisi del premier, non vi sarebbe stata alcuna “considerazione di carattere politico”.
Ma dure reazioni pidielline, dicevamo. E’ il segretario Angelino Alfano, dalla sua pagina Facebook, a chiedersi che senso possano avere, sotto l’aspetto politico e sul piano scientifico, le parole del presidente del Consiglio. Ed ancora, Fabrizio Cicchitto – capogruppo Pdl alla Camera: “Abbiamo l’impressione che il presidente Monti dovrebbe avere una maggiore sobrietà nelle sue interviste a giornali esteri. Capiamo che gli può risultare sgradito il fatto che il saliscendi degli spread sta avvenendo anche durante il suo governo – ha proseguito Cicchitto -, ma questo non giustifica una provocazione tanto inutile quanto stupida". Ed infine, Maurizio Gasparri – presidente dei senatori Pdl: "Mentre il Parlamento vota fiducie a raffica sarebbe bene che il comportamento di Monti fosse più equilibrato e rispettoso. Ci si potrebbe anche stufare prima o poi”.
Senza contare le repliche ancor più bellicose di altri esponenti del partito di Via dell’Umiltà. Per Massimo Corsaro, tra gli altri, “il Tecnico (Monti, ndr) continua a sfottere il Pdl che gli vota la fiducia. Se qualcuno preferisce suicidarsi lo dica. Ognuno farà quel che crede”. Secondo Daniela Santanchè, invece, “dopo una dichiarazione del genere la misura è colma. Per cui io sarei prontissima ad andare al voto e credo che in questo momento Monti con noi dovrebbe avere chiuso”. Fino ad arrivare a quanto dichiarato dal già ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, ironico e propenso a ritenere le dichiarazioni di Monti frutto di un “colpo di sole”.
Martedì sera Silvio Berlusconi ha riunito lo stato maggiore del Pdl a Palazzo Grazioli. Per discutere delle prossime mosse del partito ma anche, evidentemente, per esaminare quanto emerso dal colloquio tra Mario Monti e Alessandra Galloni del WSJ. "Prepariamoci ad ogni evenienza, anche al voto", avrebbe detto il Cavaliere ai suoi colonnelli. Governo in bilico? Chissà. Di certo si preannuncia un agosto bollente. E non (solo) per le temperature.