Moretti, me ne vado se tagli a compensi. “Mio omologo tedesco prende il triplo”
22 Marzo 2014
di redazione
L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, non ci sta alla ipotesi di sforbiciare i compensi dei grandi manager pubblici e minaccia: “Lo Stato può fare quello che desidera: sconterà che una buona parte di manager vada via, lo deve mettere in conto". Lui, perlomeno, farebbe così, come dice rispondendo alla domanda di un giornalista a margine di un convegno che si è svolto ieri a Bologna. "Io prendo 850mila euro l’anno," dice Moretti, "il mio omologo tedesco prende tre volte e mezzo tanto". Secondo l’ad di Ferrovie dello Stato, i bravi manager che prendono in mano aziende "complicate" accettando i rischi del mestiere vanno premiati, non puniti. "Ci sono forse dei casi da dover rivedere ma la logica secondo cui uno che gestisce un’impresa, che fattura più di 10 miliardi di dollari, deve stare al di sotto del presidente della Repubblica è una cosa sbagliata", sintetizza Moretti guardando ad altri grandi Paesi occidentali.