Morti all’ospedale di Castellaneta. Risarcimenti: j’accuse di una famiglia
03 Maggio 2010
di redazione
La Asl di Taranto fino ad oggi "non ha risarcito i familiari delle vittime, disattendendo l’impegno assunto dal direttore generale Domenico Colasanto nel corso della trasmissione televisiva ‘Mi Manda Raitre’ andata in onda il lontano 15 maggio 2009". È quanto ha rilevato in una nota l’avvocato Ettore Gorini, legale dei famigliari di Antonio Noselli, uno degli otto pazienti deceduti nel 2007 nell’Unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale di Castellaneta, provincia di Taranto, dopo aver inalato protossido di azoto al posto di ossigeno.
I familiari di Noselli si sono costituiti parte civile nel procedimento a carico dei 27 imputati oggi rinviati a giudizio per quelle morti. "La Asl – prosegue Gorini – non ha neanche rimesso a favore delle parti civili l’esiguo acconto sul risarcimento che sempre Colasanto aveva pubblicamente proposto di corrispondere, informando, lo scorso 6 marzo 2010, organi di stampa e la collettività e dandone notizia anche attraverso pubblicazione sul sito internet dell’Azienda sanitaria. Hanno sempre contestato le nostre richieste, vediamo se ora – conclude il legale – terranno fede agli impegni assunti".