Morto Marcello D’Orta, autore di “Io speriamo che me la cavo”

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Morto Marcello D’Orta, autore di “Io speriamo che me la cavo”

19 Novembre 2013

E’ morto a Napoli Marcello D’Orta, 60 anni, l’autore di “‘Io speriamo che me la cavo”, una raccolta di sessanta temi scritti dai suoi allievi della scuola elementare di Arzano, pieno di sgrammaticature e di uscite buffe. D’Orta, ammalato da tempo di cancro, era diventato famoso nel 1990 con la pubblicazione di “Io speriamo che me la cavo”, che ha venduto in Italia due milioni di copie e da cui è stato tratto il film con Paolo Villaggio per la regia di Lina Wertmuller. Tra i suoi successi: “Dio ci ha creato gratis”, “Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso”, “Il maestro sgarrupato”, “Storia semiseria del mondo”. Aveva fatto discutere, un paio di anni fa, un intervento dell’ex maestro su un quotidiano, in cui raccontava il dramma autobiografico: “Quando, alcuni mesi fa, mi fu diagnosticato un tumore – scriveva – il primo pensiero fu: la monnezza. È colpa, è quasi certamente colpa della monnezza se ho il cancro. Donde viene questo male a me che non fumo, non bevo, non ho – come suol dirsi – vizi, consumo pasti da certosino? Mi ricordai, in quei drammatici momenti che seguirono la lettura del referto medico, di recenti dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui era da mettersi in relazione l’aumento vertiginoso delle patologie di cancro con l’emergenza rifiuti. Così sono stato servito. A chi devo dire grazie? Certamente alla camorra”.