Mosca arresta raid su Aleppo. Ue chiede stop a sanzioni contro Russia
18 Ottobre 2016
Il ministro della Difesa russa, Sergey Shoigu, ha annunciato oggi una sospensione dei raid aerei siriani e russi ad Aleppo a partire dalle 9 di questa mattina, ora italiana. “Oggi alle 10 (di Mosca, ndr) vengono interrotti i bombardamenti dell’aviazione russa e delle forze aeree siriane nella regione di Aleppo. L’interruzione anticipata dei raid è necessaria per introdurre la pausa umanitaria il 20 ottobre. Questo permetterà di garantire l’uscita in sicurezza attraverso sei corridoi della popolazione civile e di preparare l’evacuazione dei malati e dei feriti dalla parte orientale di Aleppo”, è quanto ha detto Shoigu citato dalla Ria Novosti. Il ministro russo ha aggiunto che l’esercito siriano, all’inizio della pausa umanitaria, si allontanerà in modo da “permettere ai combattenti di lasciare senza ostacoli Aleppo Est, con le loro armi, lungo due speciali corridoi”.
Russia e Siria hanno così fermato gli attacchi aerei su Aleppo prima della “pausa umanitaria” che dovrebbe scattare giovedì prossimo. Lo stop ai bombardamenti permetterà a miliziani e civili di lasciare la zona controllata dai ribelli lungo dei corridoi speciali, e l’evacuazione dei malati e dei feriti.
L’Onu aveva chiesto che la tregua fosse di almeno 48 ore, necessarie per permettere la distribuzione degli aiuti. Intanto si apprende che non ci saranno nuove sanzioni contro la Russia per la Siria, mentre nei prossimi giorni arriverà un inasprimento di quelle per il regime di Damasco.
Dal Consiglio esteri Ue arriva la condanna dei bombardamenti sui civili ad Aleppo condotti “dal regime e dai suoi alleati” ed il “forte appello” alla Russia a fermare il massacro. Il ministro Gentiloni ha parlato dal tavolo di lavoro sulla Siria in Lussemburgo, e ha evocato la possibilità di nuove sanzioni contro Mosca,”solo per definirla come non realistica e non attuabile”, anche da parte dei Paesi che sarebbero teoricamente favorevoli.
“Non pensiamo che le sanzioni siano strumenti che possano aiutare la gente di Aleppo” perché hanno la loro efficacia “in anni, non in settimane”, spiega il capo della Farnesina. Concetto ribadito anche dal tedesco Steinmeier. La priorità dell’azione europea resta sull’azione politica e diplomatica, per fermare al più presto la catastrofe ad Aleppo. L’obiettivo è quello di fare pressione su Mosca, convincendola che ha più da perdere che da guadagnare nella difesa di Assad.
Per Gentiloni la Russia starebbe facendo di tutto per riconquistarsi il ruolo di superpotenza mondiale a fianco degli Stati Uniti. Ma agli occhi “dell’Europa e della comunità sunnita”, osserva il capo della Farnesina, “il prezzo di questa azione indiscriminata è veramente alto”.
Intanto l’annuncio di Mosca sulla “pausa umanitaria” di otto ore è stata accolta con favore da Lady Pesc, Federica Mogherini: “ogni cosa che può alleviare la catastrofe umanitaria” è benvenuta, ha detto.
Nell’ottica dell’offensiva diplomatica europea, Mogherini ha ottenuto anche il via libera per lanciare “colloqui” sul futuro assetto del paese con i principali attori regionali, ovvero Turchia, Iran e Arabia Saudita, ma anche con le opposizioni, le donne, le chiese e la società civile.